Non poteva andare diversamente. Il lockdown primaverile ha congelato anche le compravendite immobiliari nell'Isola facendo segnare al comparto regionale un calo a doppia cifra nel primo trimestre del 2020 secondo il consueto report di Tecnocasa.

In Sardegna la flessione del giro di affari nei capoluoghi ha sfondato il tetto del 12%, anche se il crollo più accentuato lo ha registrato Sassari con un calo dei rogiti del 14,9%. Seguono Cagliari (-12,9%), Nuoro (7%) e Oristano (8,5%).

In Italia Il fermo delle attività causato dal coronavirus ha fatto sentire i suoi effetti sulle compravendite immobiliari anche a livello nazionale: i primi tre mesi del 2020 si chiudono, infatti, con un calo del 15,5% delle transazioni che si portano a 117.047. Il primo trimestre del 2019 si era chiuso a 138.525 transazioni. Sul risultato ha pesato il lockdown iniziato a marzo e proseguito nei mesi successivi con effetti sui volumi che si vedranno anche nel secondo trimestre dell'anno.

LE PREVISIONI - A livello di compravendite, l'impatto Covid porterà ad un ridimensionamento dei volumi di circa 100 mila compravendite rispetto alla chiusura del 2019. I prezzi nelle grandi città potrebbero volgere alla stabilità, ma ci si aspettano ritocchi verso il basso per quelle realtà con un mercato immobiliare che difetta in termini di qualità e verso l'alto per immobili di buona qualità e con caratteristiche di pregio. Se si dovesse concretizzare il desiderio emerso durante la pandemia di case con spazi esterni, potrebbe anche continuare la ripresa delle zone periferiche delle metropoli e dell'hinterland delle grandi città dove è più facile trovare queste tipologie a prezzi più vantaggiosi. Nonostante i bassi tassi di interesse che rendono decisamente convenienti i mutui l'incognita maggiore che incombe sul mercato immobiliare è l'andamento dell'economia, in particolare dell'occupazione.
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