Sono 285mila i sardi che negli ultimi 12 mesi hanno acquistato online, il 32,5% degli utenti internet della Sardegna. Un dato che segna un crescita di 30mila unità rispetto all’anno precedente, e che posiziona gli e-shoppers isolani occupano l’ottava posizione nazionale.

Sono questi i dati salienti del rapporto su "E-commerce – Acquirenti on line in Sardegna", realizzato su fonte Istat dall'Osservatorio per le piccole e medie imprese di Confartigianato Sardegna.

L'analisi su scala nazionale conferma tuttavia che, se da una parte il vincitore è il web, dall'altra

il commercio tradizionale fatica. Nell'e-commerce, le vendite sono infatti cresciute del 10,3% nell'ultimo anno e del 30% nell’ultimo triennio. Mentre il valore delle vendite al dettaglio soffre, con una variazione pari a -0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con la tenuta della grande distribuzione (+0,8%) e il calo delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,6%).

In Sardegna molti artigiani sono già corsi ai ripari, inserendo i propri prodotti nelle principali piattaforme di e-commerce oggi disponibili o creandosi canali online propri di vendita. I dati relativi al 2016 pongono la Sardegna in quarta posizione fra le regioni italiane più attive in questo ambito, con un dato che in quattro anni è passato dal 3,8% di aziende attive su web nel 2012 al 13,2% del 2016.

Fra i produttori più votati ad una scelta "multimediale" quelli di manufatti tipici e tradizionali e quelli dell'agroalimentare.

"Le piccole attività commerciali e artigiane, quelle che troviamo sotto casa, si trovano oggi ad affrontare momenti estremamente difficili – spiega Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - Per questo continuiamo a ribadire come per le aziende sia fondamentale la presenza sul web: l’innovazione è una delle ricette vincenti per superare la difficile congiuntura".

(Unioneonline/v.l.)
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