"L'Italia cresce meno rispetto al passato e significativamente meno rispetto alle aspettative": un rallentamento che "vale anche per altri ma è più marcato in Italia".

Tuttavia è ancora "prematuro ipotizzare la necessità di rettificare il bilancio, non abbiamo ancora i dati".

Sono le parole del presidente della Bce Mario Draghi al Parlamento Europeo.

"Le consistenze elevate del debito in alcuni Paesi sono problematiche", ha aggiunto senza mai nominare direttamente l'Italia: "Un Paese con un debito fuori controllo perde la propria sovranità".

"Fino al trattato di Maastricht molti Paesi non avevano nessuna sovranità in politica monetaria, eccetto la Germania. Potevano agganciarsi al marco tedesco o svalutare a ripetizione, che significa non avere nessuna sovranità".

In ogni caso, ha aggiunto, "abbiamo vari strumenti - ha ricordato - dalla nostra forward guidance ai reinvestimenti dei titoli acquistati durante il Quantitative Easing che si è concluso lo scorso 31 dicembre". Si tratta "di 15 miliardi al mese di reinvestimenti ma se le cose dovessero andare molto male possiamo pescare nella nostra 'cassetta degli attrezzi'".

(Unioneonline/D)
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