"La crescita dell'eurozona procede oltre le attese, ma è presto per cantare vittoria sull'inflazione, che resta ancora troppo debole". Così Mario Draghi, nel suo discorso all'assemblea plenaria dell'Europarlamento di Strasburgo.

Nell'occasione, il presidente della Bce ha sottolinenato come il Pil dell'Eurozona sia cresciuto del 2,5% nel 2017, rispetto all'1,7% previsto a dicembre 2016, e il fatto che l'occupazione "abbia raggiunto i suoi livelli più alti dall'introduzione dell'Euro".

Ciò nonostante, ha precisato, "servono ulteriori sforzi per portare l'inflazione" su livelli inferiori, prossimi al 2%".

Draghi, inoltre, ha lanciato l'allarme bitcoin, che ha definito "molto rischiosi" per la salute dell'Unione europea.

Ma anche sulle banche "resta ancora strada da fare". Per il numero uno Bce, infatti, gli istituti devono ridurre ulteriormente "l'elevato stock di crediti deteriorati", evitando qualsiasi futuro accumulo.

Infine, Draghi ha auspicato una maggiore chiarezza per quel che concerne l'iter della Brexit.

Per non avere ripercussioni negative sulla finanza e l'economia Ue, occorrono - dice Draghi - "preparativi ben gestiti" in grado di affrontare un "eventuale nuovo equilibrio", soprattutto in caso di accordo transitorio con il Regno Unito.

(Unioneonline/l.f.)
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