"Gli impegni presi sinora non possono essere disattesi dal Governo e dalla sua maggioranza".

Mentre al Senato è in corso il dibattito sulla conversione in legge del dl Semplificazioni Christian Solinas attacca il governo sul progetto di metanizzazione della Sardegna, su cui il Mise guidato da Patuanelli ha confermato il parere negativo opponendosi agli emendamenti presentati. Nella compagine di governo è il Movimento 5 Stelle a mettersi di traverso contro la dorsale.

"La Regione Sardegna - continua Solinas - non può essere tagliata fuori da scelte fondamentali per il futuro dell'intera Isola, come quelle legate all'energia. Abbiamo lavorato a lungo per definire un quadro strategico e regolatorio che consenta a tutti i sardi di avere il metano a un prezzo uguale a quello applicato nel resto d'Italia".

Parla di governo Conte "superficiale" invece l'assessore all'Industria Anita Pili. "Attraverso la Conferenza delle Regioni abbiamo indicato in che modo è possibile far arrivare il metano a un prezzo equo a tutta l'Isola, all'industria e a tutti i sardi. Grazie al lavoro fatto con Arera siamo riusciti a ottenere la perequazione tariffaria sulla distribuzione per tre anni, ma questo non è sufficiente, a maggior ragione se il governo approva, senza confronto con la regione, un testo di legge in netto contrasto con i contenuti del Piano Nazionale Integrato energia e clima".

Pesante l'affondo del segretario regionale Filctem Cgil Francesco Garau: "Sembra non si voglia consentire la crescita delle imprese e degli investimenti nel tessuto produttivo isolano, forse per non creare quella concorrenza che svantaggerebbe altre zone d'Italia".

(Unioneonline/L)
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