I dazi doganali imposti dagli Usa sulle importazioni agroalimentari europee spaventano, e non poco, l'Isola: "Il cibo made in Sardegna rischia grosse perdite: servono contromisure per sostenere imprese".

LA RICHIESTA - Confartigianato Sardegna si è accodata all'appello su scala nazionale lanciato dall'associazione durante un'audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, per difendere il futuro di circa 3.600 aziende artigiane attive in Sardegna nel comparto alimentare con oltre 10mila addetti. I rappresentanti di categoria chiedono maggiore supporto istituzionale e misure di salvataggio che possano aiutare le aziende danneggiate.

"Per compensare il calo di vendite negli Stati Uniti - spiega Antonio Matzutzi, presidente regionale di Confartigianato - abbiamo sollecitato interventi, anche temporanei, di sostegno economico alle imprese e programmi di promozione commerciale per favorire la penetrazione delle piccole imprese in nuovi mercati alternativi, soprattutto con produzioni a marchio Dop e Igp".

STRATEGIA ANTI-CRISI - "Inoltre, - prosegue il presidente - per contrastare il rischio di un'invasione in Italia di prodotti Usa 'italian sounding', riteniamo necessario diffondere la tracciabilità dei prodotti e promuovere campagne di informazione per rendere riconoscibile ai consumatori la qualità dei prodotti alimentari Made in Italy e made in Sardegna".

Per le imprese agroalimentari della Sardegna, il mercato americano vale, nel primo semestre 2019, ben 35 milioni di euro. E nei primi sei mesi dell'anno la domanda statunitense di prodotti agroalimentari della regione ha registrato una variazione tendenziale positiva del +3,8%, di segno opposto a quella segnata un anno prima (-21,0%). "In ogni caso la Sardegna dovrà andare avanti anche con i dazi americani - conclude Matzutzi - la situazione influirà non poco ma crediamo che ciò che verrà a crearsi spingerà le imprese a puntare su innovazione, qualità e formazione ma soprattutto le costringerà a trovare nuove vie commerciali, come quelle dell'est o dell'Oriente".

(l .m.)

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