La Cooperativa Latte Arborea spinge ancora sugli investimenti
Trenta milioni di euro per rafforzare la capacità produttiva e aumentare l’efficienza energetica dello stabilimentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Latte Arborea Società Benefit, cooperativa sarda composta da 158 aziende agricole socie, leader del mercato lattiero-caseario sardo, spinge ancora sugli investimenti: trenta milioni di euro per rafforzare la capacità produttiva e aumentare l'efficienza energetica dello stabilimento di Arborea.
Le nuove linee dedicano un affresco garantiranno un aumento del 20% della capacità produttiva, mentre entro il primo trimestre dell'anno è prevista l'inaugurazione del magazzino automatizzato che migliorerà del 50% la capacità di stoccaggio delle merci.
L'investimento ha l'obiettivo di sostenere l'allargamento distributivo dei prodotti lattieri Arborea e Girau sul mercato nazionale.
Nel settore del latte vaccino Arborea può vantare, per lo scorso anno, una crescita del 10% nei litri di latte venduti e il raggiungimento della leadership nel centro Italia nell'UHT, la categoria lattiera più venduta nel Paese. Con oltre 50 punti di ponderata il marchio Girau è, inoltre, leader nel mercato nazionale del latte di capra.
«Continuiamo a investire in innovazione e tecnologia per sostenere il piano di crescita su tutti i mercati con l'obiettivo ultimo di garantire in qualunque scenario la migliore remunerazione al socio, principale baluardo con cui difendere e rafforzare il primo distretto agroalimentare regionale che garantisce un indotto di circa 3 mila unità e la salvaguardia di produzioni tipiche locali - ha commentato Remigio Sequi, presidente e Ad della Coop -. Come imprese intendiamo promuovere uno sviluppo sostenibile investendo in innovazione e favorendo una distribuzione della ricchezza sul territorio».
E aggiunge: «Auspichiamo che le istituzioni adottino misure di mitigazione adeguate capaci di salvaguardare la competitività delle imprese sarde su cui gravano costi logistici sempre più onerosi, senza compromettere le tappe future del percorso di transizione energetica italiano ed europeo».