Sardi «prigionieri» della propria Isola, a causa di una continuità territoriale «fantasma», e con una proposta di legge voluta dall'assessore dei Trasporti Antonio Moro «inconsistente e propagandistica».

Maria Laura Orrù, consigliera regionale di Possibile (Avs), punta il dito su «un modello che si basa sull'assunto che sia la Regione a decidere le rotte senza uno studio di fattibilità tecnico ed economico a monte, che ne dimostri la redditività e l'appetibilità per i vettori e senza nessuna garanzia sui vantaggi che ne dovrebbero derivare per i cittadini».

Per Orrù la proposta di legge «quantifica uno sconto medio sui diritti aeroportuali che abbiamo stimato essere pari a circa 900 euro per tratta. Non è per niente chiaro in che modo questa riduzione dei costi della tassa d'imbarco giovi al passeggero: lo sconto previsto serve a far aumentare gli utili al vettore oppure il passeggero avrà qualche riscontro evidente sul costo del biglietto?», chiede l'esponente dell'opposizione.

«È impossibile – aggiunge - che un vettore si accolli il costo di una rotta a fronte della mancanza di un quadro chiaro sulla reale portata di passeggeri interessati, e non può essere il povero incentivo del 6,4% previsto dalla Regione a convincere un vettore a operare secondo gli obblighi previsti dalla Proposta di legge».

«Le risorse che si intendono allocare sono insufficienti, il progetto di continuità è inconsistente e privo dei corposi studi a monte che la complessità del tema – conclude - richiederebbe».

(Unioneonline/s.s.)

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