La Giunta regionale ha destinato 12 milioni di euro per il triennio 2020-2022 (2 milioni per il 2020 e 5 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022) a favore di sei Consorzi industriali provinciali, che gestiscono le aree industriali con dimensione sovracomunale, per la realizzazione di infrastrutture negli agglomerati industriali. Dopo le procedure di selezione degli interventi, presentati a seguito di un apposito Avviso, la Commissione, nominata per la valutazione dei progetti, ha formulato la graduatoria: al Consorzio industriale provinciale di Cagliari sono stati concessi 2 milioni 500mila euro; al Consorzio di Carbonia Iglesias 2 milioni 292mila; al Consorzio del Nord Est Sardegna-Gallura 2 milioni 279mila; al Consorzio dell'Oristanese 2 milioni 250mila; al Consorzio del Medio Campidano-Villacidro 1 milione 836mila; al Consorzio dell'Ogliastra 841mila.

"Finanziamo alcuni importanti progetti - dice il presidente Christian Solinas - con l'obiettivo di migliorare la qualità e la competitività del sistema delle imprese operanti all'interno degli agglomerati industriali e per consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale. Era necessario prevedere un rafforzamento delle potenzialità e la riqualificazione delle aree industriali e produttive, mediante la realizzazione di nuove infrastrutture e servizi".

"E' necessaria anche una rivisitazione delle funzioni svolte in questi anni dai Consorzi industriali - sottolinea l'assessore regionale dell'Industria, Anita Pili - affinché gli agglomerati industriali siano maggiormente rispondenti alle mutate esigenze delle imprese e puntino sulla sostenibilità ambientale, mantenendo e rafforzando i vincoli di coesione sociale all'interno del territorio. Accompagneremo i Consorzi nella delicata fase di passaggio da una gestione meramente urbanistica ed amministrativa delle aree consortili a vere e proprie agenzie locali di attrazione degli investimenti, non solo industriali, ma anche nel settore dei servizi avanzati e della logistica, in grado di fare promozione delle rispettive aree presso investitori esterni, operando come terminali operativi di una strategia di attrazione di investimenti diretti esteri".

(Unioneonline/F)
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