Ancora un nulla di fatto nella notte nonostante le lunghe negoziazioni al Consiglio europeo di Bruxelles, che alla fine è stato riconvocato per oggi alle 16.

"In questo momento - ha detto ai giornalisti il premier Giuseppe Conte al suo ritorno in hotel - ci stiamo avvicinando allo zoccolo duro delle rispettive posizioni e il confronto diventa più risolutivo: spero si possa iniziare a valutare alcuni aggiornamenti delle poste, frutto dell'intensa negoziazione di questi giorni".

"Charles Michel (presidente del Consiglio europeo, ndr) non ha anticipato null'altro - ha aggiunto Conte ma ha detto che proporrà oggi una soluzione con una riduzione dei grants a 400 miliardi e 390 miliardi. La soluzione da 400 miliardi" di sussidi nel Recovery plan "condurrebbe un maggiore sconto per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto".

Già in serata si era fatta avanti l'ipotesi di una proposta formale sulla dotazione di 390 miliardi di sovvenzioni con, però, rebate più bassi rispetto alla precedente.

I "Frugali" sarebbero comunque vicini all'idea di spostare la loro "linea rosso" a 375 miliardi. Resta solo da vedere se gli altri leader saranno disposti ad abbassare il margine di 400 miliardi, cifra sulla quale finora hanno tenuto il punto.

(Unioneonline/s.s.)
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