La mobilitazione non si ferma, in attesa di atti concreti da parte della Regione, ma per ora la manifestazione a Cagliari annunciata dai suinicoltori e Coldiretti resta "congelata" almeno fino alla prossima settimana, quando è in programma un appuntamento con i capigruppo del Consiglio regionale.

Questo l’esito dell’incontro che si è tenuto in videoconferenza tra l’assessore regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, e l’associazione di categoria per fare il punto sul comparto.

Nel frattempo allevatori e organizzazione agricola hanno messo sul tavolo le richieste per trovare subito una soluzione allo stallo degli aiuti che è esploso con il caso di Stefano Arzu, proprietario di un grosso allevamento di maiali a Talana, che aveva consegnato i registri dell'azienda al sindaco del paese per la crisi che lo sta travolgendo tra caro materie prime e ritardi nei contributi.

"Ai vertici di Argea e all'assessore all'Agricoltura, abbiamo chiesto la semplificazione delle procedure per i premi comunitari. Ora subito i pagamenti per i suinicoltori in ginocchio dalla crisi - ha spiegato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna al termine dell'incontro -. L'impegno preso da Argea è quello di sbloccare in questo mese almeno il Premio Unico, mentre per il Benessere animale i pagamenti sono previsti a maggio. Chiediamo maggiore trasparenza, più sportelli territoriali, una nuova organizzazione e tempi certi, oppure la protesta tornerà a farsi sentire".

Parzialmente soddisfatto della riunione anche lo stesso Arzu, in polemica nei giorni scorsi con Murgia sulle cifre dei contributi attesi per la sua azienda. Una querelle che aveva provocato un post su Facebook della moglie di Arzu: "L'assessore oggi si è scusata con me perché ha capito che i miei conti erano giusti - ha affermato l’allevatore -. Nella riunione di oggi ci hanno spiegato che in questo mese avremo il Premio Unico, ma per il resto dobbiamo aspettare ancora. Noi siamo allo stremo: io a Natale su 350 maialetti ne ho venduti 59. I costi dei mangimi e dell'elettricità sono alle stelle, a questo si aggiunge un focolaio di peste suina nel mio paese che ci potrebbe bloccare la carne. Dobbiamo lottare per sopravvivere, io ci sto mettendo la faccia non solo per me ma per tutti i miei colleghi nella mia stessa situazione". 

(Unioneonline/F)

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