La Confcommercio di Oristano lancia l'allarme sulla grave situazione in cui versano i ristoranti e gli esercizi pubblici a causa dello stop legato all'emergenza sanitaria del Covid-19.

La confederazione provinciale rilancia le richieste avanzate al governo dal Presidente di Fipe-Confcommercio.

"Si chiedono risorse per salvare un pezzo del nostro sistema produttivo - dice il presidente Lino Stoppani - risorse vere a fondo perduto per le imprese parametrate alla perdita di fatturato. È indispensabile una compensazione per il periodo di chiusura e per il periodo di ripartenza, oltre alla cancellazione dei tributi come Imu, Tari, Tosap e altre imposte fino alla fine del periodo di crisi, oltre alla sospensione del pagamento delle utenze. Vanno prolungati anche degli ammortizzatori sociali fino alla fine della pandemia e sgravi contributivi per chi manterrà i livelli occupazionali". La Fipe-Confcommercio chiede anche la reintroduzione dei voucher per il pagamento del lavoro accessorio, la possibilità di lavorare con il sistema delle asporto, come avviene in tutta Europa.

Confcommercio denuncia anche che il Governo ha messo in campo solo risposte parziali e che la annunciata liquidità non è ancora disponibile. "La garanzia al 100% dello Stato per importi massimi di 25.000 euro - osserva la confederazione - è una cifra lontanissima dalle effettive esigenze delle imprese per far fronte agli innumerevoli costi da sostenere, la burocrazia rimane soffocante appesantendo addirittura le stesse procedure degli ammortizzatori sociali obbligando, di fatto, le imprese ad anticipare i pagamenti".

INCONTRO COL PREFETTO - Oggi, intanto, proprio a Oristano, si è tenuto un incontro in video conferenza tra le associazioni di categoria e il prefetto di Oristano, proprio con l’obiettivo di fare il punto sulle esigenze prioritarie dell’imprenditoria in vista della ripartenza, prevista per fine mese.

L’occasione anche per raccogliere spunti di riflessione da trasmettere a Roma ed indicare possibili soluzioni per venire incontro alle aspettative di aziende e imprese dell’oristanese.

Alla videoconferenza, insieme al prefetto Gennaro Capo, erano presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria, degli imprenditori e dei commercianti di Oristano.

“L’incontro risponde all’invito formulato dal ministro dell’Interno lo scorso 10 aprile – spiega in una nota il prefetto Gennaro Capo – al fine di monitorare ed analizzare la situazione, per predisporre un primo rapporto nel quale evidenziare eventuali segnali di disagio sociale ed economico a fini preventivi e di contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità. Rinnovato anche il dialogo e la collaborazione con i Comuni della Provincia, le organizzazioni sindacali e le forze dell’ordine”. Per le associazioni di categoria, anche in considerazione dell’incidenza complessivamente limitata del contagio nell’isola, ritiene sia necessario avviare quanto prima la “Fase due” della ripartenza con la individuazione di un apposito calendario. Ma è stato proposto anche proposto un piano nazionale-europeo straordinario di investimenti nei settori produttivi, adeguatamente finanziato, è considerato prioritario per sostenere la ripresa e le attività produttive maggiormente colpite dagli effetti delle misure di contenimento del contagio. Accompagnandolo da adeguate misure di prevenzione per i dipendenti che rientreranno al lavoro.
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