Boom dell’export sardo nel quarto trimestre del 2022.

Secondo quanto riportano le stime contenute nell’ultimo report dell’Istat dedicato alle esportazioni delle Regioni italiane, l’Isola registra un incremento dell’export in valore pari al 61,8%. Una performance seconda a livello nazionale solo a quella delle Marche (+82%). A fare la differenza è il commercio all'estero di prodotti petroliferi raffinati in Sardegna.

A livello nazionale, nel 2022, inoltre, rispetto all’anno precedente, l’export in valore mostra una crescita molto sostenuta (+20%) e diffusa a livello territoriale, seppure con intensità diverse: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per le Isole (+58%), intorno alla media nazionale per il Centro (+23,4%) e il Nord-ovest (+19,6%), più contenuto per il Nord-est (+16,0%) e il Sud (+15,4%).

I contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Stati Uniti (+37,0%), Germania (+20,3%), Svizzera (+31,9%), Spagna (+27,7%) e Francia (+13,9%), delle Marche verso Belgio (+345,5%) e Stati Uniti (+155,5%) e dell’Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti (+31,2%). Per contro, apporti negativi provengono dal calo dell’export di Toscana (-14,2%) e Veneto (-9,7%) verso la Svizzera, di Lombardia e Piemonte verso la Russia (rispettivamente -24,5% e -36,7%) e dell’Emilia-Romagna verso il Giappone (-19,6%).

(Unioneonline/F)

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