A ottobre si è registrata una moderata crescita congiunturale per le vendite al dettaglio (+0,1% in valore e +0,2% in volume rispetto ai dati di settembre), trainata in particolar modo dai beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,4% in volume).

In calo invece quelle dei beni alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume rispetto a un mese fa).

Lo ha reso noto l’Istat nel suo ultimo documento dedicato all’andamento comparto.

Su base tendenziale, a ottobre 2021, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,7% in valore e del 2,8% in volume rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le migliori performance riguardano i beni non alimentari (+6,4% in valore e +5,7% in volume), contro le vendite dei beni alimentari, che sono di poco incrementate in valore (+0,2%), ma diminuite in volume (-0,9%).

Tra i beni non alimentari, la crescita delle vendite negli ultimi dodici mesi ha riguardato quasi tutti i gruppi merceologici. 

Fanno eccezione solo Dotazioni per l’informatica, comunicazione, telefonia (-3,6%), Generi casalinghi durevoli e non durevoli (-1,1%) e e Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,0%).

Gli aumenti più alti sono quelli registrati da Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+14,8%), Abbigliamento e pellicceria (+14,2%) ed Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+12,7%).

Rispetto a ottobre 2020, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+2,7%), per le imprese operanti su piccole superfici (+5,8%) e per le vendite al di fuori dei negozi (+2,2%), mentre si registra un calo per il commercio elettronico (-3,7%), che l’anno scorso aveva conosciuto un exploit anche a causa del lockdown per l’emergenza Covid.

(Unioneonline/F)

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