Alberi da frutto e vigneti sradicati, rami spezzati, campi allagati, erba dei pascoli distrutta, frutta e verdura rovinate e coltivazioni di cereali abbattute a terra, il tutto con danni incalcolabili nelle aziende agricole.

È il quadro a tinte fosche dipinto dal primo bilancio effettuato da Coldiretti sugli effetti della tempesta d'estate che ha colpito fuori stagione, a macchia di leopardo, le campagne da Nord a Sud nel Paese: dalla Lombardia al Piemonte, dall'Emilia Romagna alla Basilicata, fino in Puglia.

Secondo il monitoraggio della Coldiretti, in Puglia nel Salento e nel Tarantino si rilevano gravi danni su vigneti di uva da tavola e da vino, agrumi e ortaggi, mentre il vento forte ha spezzato i rami degli ulivi. Passando al Nord sono stati duramente danneggiati il mais, ma anche l'orzo e il grano pronti per la trebbiatura e le coltivazioni di pomodori, meloni, angurie e le verdura di stagione.

Danni, fa sapere la Coldiretti, anche negli alpeggi in alta quota come in Val Brembana in Lombardia dove, per i forti temporali, una coltre di ghiaccio ha distrutto i prati necessari per alimentare le mucche al pascolo. In molte zone non è mancata la grandine, conclude la Coldiretti, il fenomeno più temuto in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi.

(Unioneonline/v.l.)
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