"Sbloccando i 90 milioni di euro fermi del Programma di Sviluppo rurale e delle calamità si garantirebbe all'agricoltura la liquidità necessaria per limitare l'agonia di migliaia di aziende agricole messe a dura prova dall'emergenza Coronavirus".

Lo sostiene Coldiretti che torna a incalzare la Regione guidata dal presidente Christian Solinas.

"In un momento di totale emergenza occorrono interventi straordinari per far arrivare i denari nei conti delle imprese agricole, vitali in questo momento, riservandosi di fare i controlli ex post. - spiega l'organizzazione - Dei 90 milioni, 40 sono della siccità del 2017, dei quali a tre anni sono stati impegnati appena 4 milioni. 13 delle calamità del 2018. 30milioni del benessere animale. 10 - 15 milioni di altre misure del Psr (difesa del suolo, integrato…)".

Secondo l'associazione di categoria, "la task force è ancora ferma al palo, per dissidi interni alla maggioranza, nonostante l'impegno e la buona volontà del presidente Solinas: chiediamo una presa di posizione netta da parte del presidente".

"Non si chiedono nuovi denari ma quanto già presente da anni nelle casse di Argea - sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Sono necessari azioni immediate perché le perdite sono quotidiane e gli incassi ridotti al minimo. Adesso è fondamentale sbloccare i denari. La siccità è l'emblema di una burocrazia ammazza imprese che va superata, liquidando le pratiche, con controlli posticipati. A situazioni straordinarie si risponde con interventi straordinari. Le aziende hanno fondamentale bisogno di liquidità, pensiamo per esempio ai carciofai, che stanno affrontando una ennesima stagione negativa, quest'anno ancor più aggravata dall'emergenza sanitaria", conclude Cualbu.

(Unioneonline/F)
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