Il Codacons ha inviato una istanza alla Regione Sardegna, chiedendo di adottare provvedimenti urgenti per consentire la riapertura anticipata di parrucchieri e centri estetici, e il ritorno all’attività degli artigiani.

Secondo l'associazione, parrucchieri, centri estetici e artigiani potrebbero già dal 4 maggio riprendere le proprie attività, con il rispetto delle disposizioni di legge, ossia distanze minime nei locali e l’uso di mascherine e guanti, al pari di quanto avviene sia oggi per numerosi esercizi (supermercati, tabaccherie, ecc.), sia dal 4 maggio per gli altri esercizi cui sarà consentita l’apertura.

La ritardata ripresa di tali attività potrebbe alimentare anche in Sardegna abusivismo e lavoro e in nero, con parrucchieri, estetiste ed artigiani che opereranno a domicilio dei clienti, senza alcun controllo e col pericolo di incrementare i contagi.

Per tale motivo il Codacons ha presentato una istanza al Governo, al Commissario Arcuri, all’Iss e a tutte le amministrazioni regionali, tra cui la Regione Sardegna, in cui si chiede di valutare la possibilità di una riapertura immediata per tali categorie di lavoratori, e l’emanazione di protocolli di sicurezza da adottare per consentire di svolgere l’attività con le dovute garanzie.

In assenza di interventi, il 30% delle attività artigiane, centri estetici e parrucchieri della Sardegna sarà costretto a chiudere i battenti e dichiarare fallimento, non avendo più le risorse per portare avanti le attività.

(Unioneonline/F)
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