“È appena arrivata la grande notizia che aspettavamo: l’antica civiltà nuragica, straordinario brand dell’identità sarda, è stata inserita oggi nella tentative list dell’Unesco. È il primo, straordinario passo perché possa essere riconosciuto il suo diritto a diventare Patrimonio dell’umanità”.

Ad annunciarlo è il presidente dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”, Pierpaolo Vargiu.

Si tratta del primo step per ottenere il prezioso riconoscimento da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura: ogni nazione redige un elenco dei siti che vuole candidare e che viene rivisto almeno una volta ogni dieci anni. Successivamente ogni Stato sceglie quali di questi luoghi inserire nella lista di nomina, che viene analizzata dal Comitato di Parigi.

“In questo momento di grande soddisfazione, il primo pensiero di ringraziamento va al lavoro svolto dal nostro Comitato Scientifico, coordinato dai professori Ugas, Zucca e Depalmas e alla straordinaria e unitaria mobilitazione dei sindaci, dei consigli di tutti i comuni della Sardegna, del Consiglio, della Giunta e della presidenza regionale, delle università sarde, del mondo della scuola, dell’economia e delle associazioni che hanno sostenuto con passione ed entusiasmo una sfida che può davvero cambiare radicalmente il futuro della Sardegna”, ha aggiunto Vargiu.

Come spiega il presidente, l’inserimento nella tentative list è solo il primo passo di un percorso molto complesso: “C’è piena consapevolezza che, per raggiungere il nostro obiettivo, ancora molta strada e molto lavoro ci aspettano, ma oggi possiamo davvero gioire per un risultato che premia l’impegno condiviso che ha unito tutti i sardi, dalle città ai piccoli paesi, da Sassari a Cagliari, finalmente tutti uniti in nome di una grande prospettiva comune”.

“La sfida - ha concluso - è ora quella di sollevare ancora di più l’asticella: la civiltà nuragica deve essere riconosciuta ‘patrimonio dell’umanità’ da parte dell’Unesco, ma soprattutto deve diventare l’elemento trainante del brand identitario della nostra Isola e deve guidare la nostra grande scommessa per un nuovo progetto di sviluppo sostenibile, fondato sulle nostre radici e sulle nostre peculiarità”.

(Unioneonline/F)

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