“Le politiche della famiglia non devono essere considerate come dei costi ma come degli investimenti e il salto di qualità che dobbiamo fare è passare dal singolo intervento a una logica di sistema, perché solo così riusciamo a generare opportunità di crescita e gioia nei nostri territori”. Lo ha detto il sindaco metropolitano Paolo Truzzu nel suo intervento in apertura della Seconda Convention Regionale Network Family in Sardegna, ospitata nel Palazzo Regio di Cagliari.

Una visione di rete condivisa dal vicesindaco metropolitano e promotore dell’evento Roberto Mura: “La grande sfida è quella di fare squadra per sostenere la famiglia, costituire un distretto familiare a livello dei 17 comuni della Città Metropolitana con l’obiettivo di far diventare le politiche familiari politiche di sviluppo, sul modello intrapreso dalla Provincia Autonoma di Trento, l’ente che ha istituito la rete di Comuni amici della famiglia con la finalità di mettere le famiglie al centro della crescita sociale ed economica del territorio”, ha spiegato Mura.

Il fitto programma del convegno ha visto l’intervento del direttore generale delle Politiche sociali della Regione  Giovanni Deiana, del presidente della Commissione Bilancio Stefano Schirru, del dirigente dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia Autonoma di Trento Luciano Malfer, del sindaco di  Alghero Mario Conoci e dei coordinatori nazionali del Network Family Filomena Cappiello e Mauro Ledda.

Presentato inoltre il Master in Gestione delle Politiche per il Benessere Familiare, attivato dalla Regione con il supporto della TSM Trentino School of Management, e consegnato il Certificato Family Audit alla prima azienda sarda che ha scelto di intraprendere il percorso di conciliazione lavoro-famiglia a vantaggio dei propri dipendenti.

La giornata si è conclusa con la presentazione dei Piani famiglia dei 12 Comuni sardi che hanno aderito alla rete e con la consegna della Certificazione Family alle amministrazioni.

Antonio Serreli

 

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