"I dati per la Sardegna indicano che la cimice asiatica è presente finora in modo sporadico in tutta l'Isola ed è prevalentemente localizzata nelle aree urbane, soprattutto nei manufatti umani dove tende a ritirarsi in inverno. Si sono avute anche le prime isolate segnalazioni sulle coltivazioni, senza però danni alle produzioni".

Queste le parole dell'assessore regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, che stamattina ha coordinato un tavolo per fare il punto sulla diffusione dell'insetto, che attacca in particolare le coltivazioni arboree ma anche numerosi vegetali coltivati e spontanei.

All'incontro hanno partecipato i massimi esperti delle università di Cagliari e Sassari, del Cnr, del Crea, i rappresentanti delle Agenzie regionali Agris e Laore, il direttore generale dell'assessorato e il direttore del Servizio competente in materia fitosanitaria.

All'interno del tavolo "abbiamo condiviso la necessità di proseguire e intensificare l'attività di monitoraggio per verificare l'evoluzione della presenza dell'insetto per poter tempestivamente intervenire prevenendo eventuali danni alle colture", ha spiegato ancora l'esponente della giunta Solinas.

In primavera verrà anche avviato un programma di monitoraggio dei parassitoidi presenti nell'Isola, che potranno essere utilizzati come potenziali antagonisti naturali della cimice.

"La Sardegna - ricorda Murgia - è presente al tavolo tecnico-scientifico di coordinamento nazionale attivato dal ministero delle Politiche agricole nell'ambito del quale è stato definito un programma d'azione nazionale per il contrasto della cimice che prevede, tra l'altro, proprio la diffusione di insetti antagonisti per il controllo di tipo biologico. Con il Servizio fitosanitario regionale l'assessorato continuerà a garantire il ruolo di coordinamento con le diverse strutture impegnate nell'attività di vigilanza e controllo della diffusione della cimice asiatica e nell'attività di informazione degli operatori agricoli".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata