"Vogliamo capire quanto e cosa degli accordi firmati nel 2011 in realtà si potrà realizzare".

Lo ha dichiarato l'assessore regionale dell'Industria, Anita Pili, che ha riunito il tavolo di Agenda industria incontrando i vertici di Matrìca - la società nata nel 2011 dalla joint-venture paritetica tra Novamont e Versalis - e i sindacati per "riprendere un percorso di confronto rimasto in sospeso per molto tempo" sulle iniziative di reindustrializzazione nell'area dell'ex petrolchimico di Porto Torres.

In particolare, appreso che le fasi uno e due del progetto sono state ultimate, "ci aspettiamo di avere rassicurazioni in tempi brevi sul piano di investimenti dell'azienda, sui progetti futuri a medio e lungo termine, e sullo stato di avanzamento delle attività di ricerca e di bonifica".

Per la realizzazione degli impianti Matrìca sono stati finora investiti 214 milioni di euro: sono unici e altamente innovativi e hanno per questo richiesto una fase di start-up particolarmente complessa, onerosa e lunga.

"I risultati iniziali hanno evidenziato un disallineamento rispetto ai valori attesi, pertanto nell'autunno 2018 sono stati implementati interventi per migliorare gli assetti di marcia e la qualità delle produzioni realizzate. È inoltre in fase conclusiva un'ulteriore fermata, avviata a metà ottobre 2019, per la realizzazione di

investimenti che consentiranno ulteriori miglioramenti in termini di capacità e di affidabilità degli impianti e in cui sono impegnate in media 100 persone al giorno delle imprese terze".

"Totale insoddisfazione" per la situazione nell'attuazione del progetto è stata espressa dal segretario generale della Cisl sarda, Gavino Carta.

"Ci aspettiamo la piena realizzazione degli impegni e l'immediata convocazione della cabina di regia per una condivisa valutazione dei passi necessari per mettere in atto le variazioni che saranno ritenute opportune per la realizzazione completa degli investimenti e il conseguente raggiungimento dei livelli occupativi".

"Non ci basta più solo il fatto che il progetto è stato modificato perché comunque cambiano gli scenari economici industriali. Il progetto va portato a compimento utilizzando le risorse che erano state messe a disposizione ma che oggi sono state rimodulate unilateralmente dall'azienda", ha dichiarato Luca Velluto, segretario Femca Cisl di Sassari.

(Unioneonline/F)
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