Il caro carburanti colpisce anche il comparto agricolo e la Confederazione Agricoltori (Cia) del Nord Sardegna raccoglie il grido d’aiuto che arriva dalle campagne e lancia l’allarme.

Al momento il gasolio agricolo oscilla tra un euro e cinquanta e un euro e sessanta al litro, ma il timore e la prospettiva sembrano essere il raggiungimento di quota due euro.

“Un incremento della spesa per il gasolio sta mettendo in difficoltà il comparto agropastorale, che è già in difficoltà. In questo periodo, queste spese extra si sommano a quelle per foraggiere, sementi e concimi, necessari per far fronte ai mesi invernali. E non dimentichiamo l’emergenza cavallette, che sta dilagando in diverse aree della Sardegna, compreso il Nord”, ha sottolineato Michele Orecchioni, presidente di Cia Nord Sardegna.

“Per due anni, durante la pandemia, abbiamo garantito la produzione alimentare. Adesso l’Europa chiede di produrre più cibo ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo, col gasolio a questi prezzi sarà possibile. Chiediamo a Regione, Governo e Unione Europea una misura di sostegno”.

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