Soddisfatto il mondo delle cooperative per gli incoraggianti segnali della campagna latte 2022/2023, almeno su due fronti: sia sul riconoscimento del pagamento latte agli allevatori, sia sulle vendite del formaggio, con il Pecorino Romano che ha spuntato prezzi in assoluto migliori delle Dop italiane e mondiali.

È quanto emerge dal report Legacoop Sardegna: da febbraio a maggio il prezzo a chilogrammo del Pecorino Romano si è tenuto stabile a 14,05 euro con una leggera contrazione da giugno, considerata fisiologica dagli esperti del settore, visto che il prezzo rimane sempre oltre i 13 euro.

«Questa contrazione sul prezzo di vendita - osserva Legacoop - dovuto soprattutto al calo dei consumi in generale e all'aumento del 12,26% della produzione della campagna casearia trascorsa pari a 40mila quintali in più e l'aggiungersi del divario importante rispetto ai prodotti grana vaccini (Parmigiano Reggiano e Grana Padano), ci chiama ad impostare una preventiva organizzazione della prossima campagna, oltreché una valutazione attenta sugli scenari futuri e sullo sviluppo dei mercati esteri, soprattutto asiatici».

Nel frattempo le cooperative di trasformazione hanno fatto registrare una remunerazione ai soci sopra l'1,80 euro, con punte sopra i 2 euro.

«Oggi facciamo il punto a tre anni dall'avvio di un percorso che ha visto una crescita nel prezzo del Pecorino e nella remunerazione del latte, con un vantaggio per i cooperatori - ha detto Daniele Caddeo, direttore generale di Legacoop - oggi abbiamo deciso di fare questa iniziativa alla presenza dei rappresentanti delle cooperative per spiegare come il mercato è andato».

(Unioneonline/D)

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