"Il destino dell'Italia è quello dell'Europa" e di conseguenza "è importante che la voce dell'Italia sia autorevole nei contesti dove si deciderà il futuro dell'Unione Europea".

Lo ha detto Ignazio Visco nelle Considerazioni Finali lette all'Assemblea annuale, ribadendo ancora una volta come il futuro della nostra economia sia legato a doppio filo con quello del resto del Vecchio Continente.

Il governatore della Banca d'Italia ha parlato della situazione finanziaria italiana, che negli ultimi giorni ha visto un'impennata dello spread, che oggi è arrivato a 320 punti, e chiusure in rosso a Piazza Affari

"È grave quello che osserviamo oggi. Non ci sono giustificazioni per quanto sta accadendo sui mercati, se non emotive", ha affermato Visco.

"La fiducia nella forza nel nostro Paese è grande" ma bisogna "tener conto della necessità di colmare i nostri ritardi", ha poi aggiunto.

Il governatore di Bankitalia ha confermato l'importanza di tenere in ordine i conti pubblici del nostro Paese, sostenendo che "non sono le regole europee il nostro vincolo, è la logica economica".

Per ridurre il debito, ribadisce Visco, quasi replicando alle ipotesi di Lega e Movimento 5 Stelle di "cancellare" una parte del dovuto, "non ci sono scorciatoie": "E non perché Bruxelles ce lo vieti, ma intanto per "non compromettereil futuro delle prossime generazioni: accrescere il debito vuole dire accollare loro quello che oggi non si vuole pagare".

All'aggiustamento dei conti deve accompagnarsi, dichiara ancora il governatore, una volontà di rilanciare l'economia italiana: "Se il settore pubblico si limitasse a fare nuovi debiti senza operare per orientare in favore dello sviluppo la composizione del suo bilancio e le norme e i modi di funzionamento dell'economia, le conseguenze sarebbero gravi".

(Unioneonline/F)

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