Connessioni a internet con la banda larga mobile: i sardi sono i primi in Italia.

Lo dice l'Osservatorio di Confartigianato Sardegna per le MPI secondo il quale i residenti in Sardegna navigano per il 41,3 per cento alla massima velocità disponibile (quella del 4G) su smartphone e tablet.

Negli ultimi sei anni, dicono i dati, l'Isola è andata incontro a un vero e proprio exploit passando dal 12,6 per cento di famiglie che accedevano alla banda larga mobile (in 2G e 3G) nel 2010 al 41,3 per cento di fine 2016.

A livello nazionale, la Sardegna è seconda solo alla Campania, che fa registrare una crescita del 21,8 per cento.

Le regioni che annoverano quote elevate di connessioni mobili, oltre alla Sardegna, sono il Friuli Venezia Giulia con il 35,9%, l’Umbria con il 34,7%, l’Emilia Romagna con il 34,5%, la Puglia e la Basilicata con il 33,9%.

"Sono dati molto importanti che dimostrano come la nostra terra sia sempre più interessata a cancellare quel 'digital divide' che, in parte, ne ha ostacolato lo sviluppo – dice Antonio Matzutzi,

presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – senza però dimenticare che gli utenti, fino a ora, sono stati costretti a connettersi attraverso gli smartphone proprio per mancanza di infrastrutturazione fisica".

Da tre anni, continua Matzutzi, la Regione e lo Stato stanno cablando l'intera Sardegna, al fine di ovviare a questo gap, e sui lavori di infrastrutturazione la stessa Confartigianato ha chiesto in passato che vengano garantite le adeguate attenzioni in merito all'affidamento delle opere e al valore degli appalti.

Per quanto riguarda poi, nello specifico, le micro e piccole imprese, il 52,4 per cento di queste possiede un sito internet: in misura ridotta quelle che occupano fino a 10 dipendenti (51%); ora il fattore competitivo tira in ballo anche i social network, e sviluppare relazioni con i clienti attraverso Facebook o Twitter è sempre più un elemento vincente.

(Redazione Online/s.s.)
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