Nel 2021 la buona performance dei ricavi (+2%), con una crescita record del 14,4% delle commissioni, e il contenimento strutturale dei costi ricorrenti di gestione (-3,5%) hanno consentito al Banco di Sardegna di rafforzare ulteriormente la solidità del bilancio, spesando interamente il consistente aumento dei tassi di copertura dei crediti deteriorati ascrivibile all'aggiornamento dei modelli valutativi nel rispetto delle recenti indicazioni normative, in coerenza con l’approccio prudenziale assunto da tempo e tenuto conto della necessità di aggiornare gli scenari macroeconomici alle previsioni più recenti nella prospettiva del venir meno di moratorie e garanzie pubbliche sui prestiti.

I tassi di copertura del deteriorato così raggiunti - con le sofferenze al 69,1% e gli Utp al 46,9% - hanno fatto registrare un aumento di 11,6 punti percentuali del coverage ratio complessivo, che si attesta al 61,4%, tra i più elevati del sistema. Con la stessa logica, anche il grado di copertura dei crediti in bonis è più che raddoppiato salendo allo 0,80%.

L'aumento delle coperture è andato di pari passo con la riduzione del Npe ratio, sceso dal 9,8% all'8,2% lordo e 3,4% netto, per effetto della costante azione di de-risking. 

“Questi indicatori confermano la grande solidità di bilancio e patrimoniale del Banco”, fa sapere in una nota l’istituto di credito.

Nel 2021 il Banco di Sardegna si è mosso su due fronti: da un lato, ha consolidato la robusta solidità patrimoniale, confermato l'ottima posizione di liquidità e rafforzato la struttura del bilancio, dall'altro, pur in presenza di un difficile contesto, ha garantito una forte vicinanza e un adeguato sostegno finanziario al territorio.

Sono state realizzate performance molto positive nell'andamento commerciale, nella gestione del risparmio- con una raccolta indiretta salita a 5,8 miliardi (+ 2,2%) e una raccolta diretta salita a 11,5 miliardi (+7,6%) - e nella concessione di finanziamenti a imprese e privati saliti a 7,2 miliardi, con oltre 580 milioni di finanziamenti Covid garantiti dallo Stato e una punta di eccellenza nei mutui casa, con nuove erogazioni record per 630 milioni (+30%).

Meritano menzione anche gli interventi per la promozione di progetti di innovazione, ricerca, sviluppo e investimenti erogati nell'ambito dei diversi fondi agevolati di origine comunitaria, governativa e regionale aggiudicati al Banco in sede di bandi di gara - per citarne alcuni il fondo emergenza imprese Bei/Ras, Jessica, il fondo Miur per ricerca e innovazione, il fondo Mise per la crescita sostenibile e la convenzione Mipaaf/Cdp per i contratti di filiera e di distretto.

Anche l'onere una tantum di 56,4 milioni, spesato al conto economico per gli incentivi all’esodo del personale, ha carattere straordinario e va visto in ottica prospettica in quanto si attiveranno significativi risparmi strutturali sui costi futuri, in presenza di un importante cambio generazionale che consentirà di disporre di una squadra maggiormente proiettata ai ”nuovi mestieri”.

“Siamo quindi molto soddisfatti di aver chiuso l’esercizio con un risultato gestionale lordo, se si escludono gli oneri non ricorrenti per circa 150 milioni, di 83,3 milioni”, si legge ancora nel comunicato.

L’incidenza negativa delle poste non ricorrenti, ha per contro pesato dal punto di vista contabile, facendo registrare una perdita netta contabile di 45,3 milioni.

Le misure di natura straordinaria adottate nel 2021, unitamente alla conferma della crescita in ogni settore, hanno creato le condizioni per dare al Banco una solidità patrimoniale e di bilancio tra le migliori del mercato e dotarlo di una struttura pronta a essere riferimento essenziale del territorio e delle imprese nella messa a terra dei numerosi interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, giocando allo stesso tempo il ruolo di motore della crescita sostenibile e inclusiva, con grande attenzione ai temi di Esg.

(Unioneonline/F)

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