Dopo alcuni mesi "incolori", riprende in modo deciso la crescita della produzione industriale in Italia, che a novembre è salita dello 0,7% su base mensile e del 3,2% in termini annui.

Lo ha comunicato l'Istat, evidenziando come nella media dei primi undici mesi dello scorso anno il valore (corretto per gli effetti di calendario) sia aumentato dell’1,3% in confronto allo stesso periodo del 2015.

Nello specifico, a riportare un andamento negativo è il solo macro-settore dei beni di consumo (-0,9% sul mese, -0,1% sull'anno). Mentre migliorano i beni strumentali (+0,8% e +3,9%) e quelli intermedi (+1,1% e +2,4%), ma soprattutto l'energia (+2,4% sul mese e +10,6% sull'anno).

I comparti con la maggior crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+14,5%); della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazione e orologi (+6,7%); e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,8%).

Le principali diminuzioni si registrano invece nei settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,0%); della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (entrambi -4,3%).

Bene anche la produzione dell'Eurozona, salita dell'1,5% a novembre rispetto al mese precedente.

In confronto al mese di novembre 2015 – indica l'Eurostat - la crescita è stata del 3,2%: un dato pari a quello italiano, e superiore al risultato ottenuto da Germania (+2,3%) e Francia (2%).
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