«Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che posticiperebbe ancora - almeno fino al 31 dicembre 2024 - le attuali concessioni balneari in Italia, è stata promulgata dal presidente della Repubblica italiana con riserva, in particolare in relazione a “profili di incompatibilità con il diritto europeo”. La Commissione Ue valuterà ora attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, per valutare la risposta adeguata».

È quanto si apprende da Bruxelles, dove la proroga delle concessioni sui litorali italiani rischia di di diventare motivo di frizione con il governo italiano.

Un portavoce dell'esecutivo Ue ha infatti sottolineato la necessità di garantire «trasparenza e concorrenza leale» nel settore, confermando che la Commissione sta seguendo da vicino la vicenda e potrebbe presto prendere provvedimenti.

Ma le perplessità dell’Ue non sono le uniche. Anche il presidente Mattarella, come è noto, ha avvisato sull’importanza di rispettare le direttive europee, evidenziando, a proposito del decreto, che «sarà necessario assicurare l'applicazione delle regole della concorrenza e la tutela dei diritti di tutti gli imprenditori coinvolti, in conformità con il diritto dell'Unione, nonché garantire la certezza del diritto e l'uniforme applicazione della legge nei confronti dei soggetti pubblici e privati che operano in tale ambito».

Sulla questione, Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Federturismo Confindustria, ha precisato: «Le attenzioni del Quirinale portano nelle argomentazioni alcune inesattezze e per questo vogliamo chiedere un incontro al Presidente della Repubblica per chiarire alcuni passaggi».

(Unioneonline/l.f.)

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