Sciopero generale e manifestazione, domattina, davanti al Laboratorio Aras di Oristano, in località Nuraxinieddu. Lo hanno deciso le segreterie regionali di UilA e Confederdia e dopo che, all'indomani dell'assemblea generale di Tramatza della scorsa settimana, avevano lanciato un ultimatum alla Giunta regionale.

I lavoratori dell'associazione regionale allevatori chiedono l'attuazione della legge regionale 3 del 2009, ribadita con la 47 del 2018 con l'assorbimento di questi all'interno dell'Agenzia Laore attraverso un concorso riservato e un concorso pubblico per i dipendenti esclusi dalla condizioni previste dalla norma precedente.

"UilA e Confederdia hanno più volte denunciato - sostengono in una nota congiunta i segretari generali Gaia Garau e Osvaldo Ibba - la grave emergenza determinata dal fallimento dell'Aras e dall'imminente licenziamento dei dipendenti previsto per il 31 dicembre prossimo, che avranno ripercussioni su oltre 10.000 aziende zootecniche e su tutta l'industria lattiero-casearia sarda, anche a seguito della chiusura del laboratorio di analisi. Visto l'aggravarsi della vertenza, consapevoli delle possibili conseguenze del blocco della Misura 14 e delle ripercussioni sulle aziende zootecniche, avendo come primo obiettivo la salvaguardia dei posti di lavoro, ci vediamo costretti a proclamare lo sciopero dei lavoratori a partire da mercoledì 23 settembre", concludono Garau e Ibba.

(Unioneonline/v.l.)
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