L'Antitrust ha concluso l'istruttoria nei confronti delle società U-Earth Biotech e Pure Air Zone Italy, sanzionandole complessivamente per 450mila euro.

Per oltre un anno, spiega l'Agcom, le due società hanno promosso online le mascherine chirurgiche biotech U-Mask, registrate come dispositivi medici, equiparandole "indebitamente" a facciali filtranti di efficacia superiore, quali i dispositivi di protezione individuale FFP3.

Le due società presentavano il prodotto attribuendogli qualità particolari, come la proprietà di eliminare il virus.

Secondo l'Autorità, si tratta di una pratica messa a punto “con modalità ingannevoli e aggressive, in quanto suscettibili, da un lato, di ingannare i consumatori sull'effettiva capacità protettiva della mascherina, mettendo in pericolo la loro salute e, dall'altro, di far leva sulla situazione di emergenza sanitaria per indurre indebitamente questi ultimi all'acquisto del prodotto”.

L'Antitrust ha rilevato inoltre che, fino a febbraio 2021, le condizioni generali di contratto erano disponibili solo in lingua inglese e veniva vantata un'inesistente approvazione della mascherina da parte del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità.

Inoltre, le due società, secondo l'Authority, "non rispettavano la disciplina in tema di informazioni precontrattuali per il consumatore nei contratti a distanza, non fornendo le previste indicazioni in merito alle modalità di esercizio del diritto di recesso del consumatore, alla garanzia legale di conformità e alla possibilità di servirsi di un meccanismo extra-giudiziale di reclamo e ricorso in violazione dell'articolo 49 del Codice del consumo e, in violazione dell'articolo 66-bis dello stesso Codice, non rispettavano la norma relativa all'inderogabilità del foro del consumatore".

Considerando la gravità e la durata delle violazioni del Codice del consumo e anche l'elevato numero di consumatori coinvolti, l'Autorità ha irrogato a U-Earth Biotech e Pure Air Zone Italy sanzioni amministrative pari a 400mila euro per la pratica commerciale scorretta e a 50mila euro per le condotte illecite inerenti ai diritti dei consumatori nei contratti.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata