Tagli ai programmi sull'ambiente, l'agricoltura, la sanità, l'istruzione, lo sviluppo urbano, le energie rinnovabili, la diplomazia e gli aiuti internazionali.

Il presidente Donald Trump si prepara a varare un piano di sforbiciate alla spesa pubblica che non ha precedenti nella storia americana.

Il documento ("America first: a budget blueprint to make america great again"), che consta di poche decine di pagine, è stato pubblicato sul sito della Casa Bianca e verrà presentato oggi al Congresso.

Oltre ai tagli draconiani, la proposta presidenziale per il budget del 2018 contempla anche maggiori fondi per la difesa, i trasporti, la sicurezza interna e il dipartimento dei veterani. Ma complessivamente – si legge nel testo - il progetto "non prevede un aumento del deficit".

È arrivato dunque il momento di "trasformare le parole del presidente in numeri", come ha spiegato il direttore del bilancio della Casa Bianca, Mick Mulvaney. Le cifre riportate in questo documento, però, risultano anche più pesanti rispetto agli annunci delle settimane scorse.

Il taglio all'Agenzia di difesa ambientale (Epa) – ad esempio - si prospetta pari al 30% (non al 25% di cui si era parlato) e comporterà l'eliminazione di più di 3mila posti di lavoro.

Per il resto, vengono fortemente ridimensionati i budget del dipartimento di Stato (-28,5%, 11 miliardi), della Salute (-23%, 20 miliardi) e del Lavoro (-21%, 2,6 miliardi), e quelli destinati alle aree rurali (-29%, 7,3 miliardi).

I finanziamenti dovrebbero poi scomparire del tutto per 19 organismi indipendenti che però contano sui fondi federali: come la Corporazione dei media (che include radio e televisioni pubbliche), quella dei programmi nazionali per le Arti e le scienze umane e quella per le questioni regionali dell'Alaska e degli Appalachi.

Tutto ciò consentirà di aumentare i finanziamenti alla difesa (+10% 52,3 miliardi), alla sicurezza nazionale (+7,3%, 3 miliardi) e al dipartimento per i veterani (+10,2%, 7,3 miliardi), a partire dal 1° ottobre 2017 (quando comincerà l'anno fiscale 2018).

La proposta dell'amministrazione Trump dovrà ora essere discussa al Congresso, dove si annunciano polemiche e battaglie con i democratici, ma anche con i repubblicani moderati.
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