"Si è conclusa positivamente la discussione con la Commissione europea sulla costituzione di Italia Trasporto Aereo (Ita). La nuova società sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 15 ottobre, data in cui è previsto il decollo dei primi voli".

Lo ha reso noto un comunicato del Ministero dell'Economia.

La discussione con Bruxelles - ha spiegato il Tesoro - ha consentito di giungere a una soluzione costruttiva ed equilibrata, che garantisce la discontinuità tra le due società, necessaria per il rispetto della normativa dell’Unione. 

L’esito positivo dell’interlocuzione consente di avviare le procedure relative all’aumento di capitale per 700 milioni di euro di Ita e crea le condizioni per la firma del Memorandum d’intesa per il passaggio di alcune attività da Alitalia alla newco.

"Con Ita nasce una nuova importante compagnia aerea italiana che sarà in grado di competere sul mercato nazionale e internazionale", ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.

La flotta della società sarà composta da 52 aerei e i dipendenti saranno solo 2.800 (sugli attuali 11mila).

La compagnia punterà a crescere e a riguadagnare posizioni, tanto che già il prossimo anno spera di assorbire 5.750 lavoratori della vecchia compagnia.

Protestano i sindacati, che definiscono "inaccettabile" l'impostazione della nuova azienda.

SATTA: “SARDEGNA ANCORA PIÙ ISOLATA” – "La vicenda di Alitalia è inquietante. L'estate oramai è iniziata e le rotte migliori rischiano di essere preda di altre compagnie. La Sardegna poi rischia di essere ancora di più isolata. Penso che a questo punto una nazionalizzazione sia necessaria. Lo spezzatino non risolve", ha commentato il segretario del movimento Unione Popolare Cristiana (Upc) Antonio Satta.

"Su Alitalia si è perso fin troppo tempo: migliaia di persone rischiano di rimanere senza un lavoro, e interi territori potrebbero essere isolati. Il governo agisca, perché la nostra compagnia di bandiera deve essere difesa", ha concluso.

(Unioneonline/F)

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