Vertenze che si aprono, altre che si chiudono, con imprese e lavoratori chiamati a fare i conti con le ripercussioni delle crisi, con tagli, stop o nuove prospettive.

Attualmente sono 70 i tavoli gestiti al ministero dello Sviluppo economico, di cui 56 riguardano vertenze attive e 14 sono di monitoraggio, e riguardano un totale tra 80-90mila lavoratori.

I settori coinvolti sono diversi, dell'automotive alla siderurgia all'elettrodomestico.

"I tavoli sono scesi a 70, a fronte dei 149 a dicembre 2019", ha dichiarato il viceministro, Alessandra Todde, sottolineando che "il metodo introdotto al Mise in due anni di gestione delle crisi industriali e l'impegno quotidiano stanno dando i loro frutti".

Al ministero è attiva una struttura ad hoc per le crisi d'impresa.

Ai 69 tavoli già aperti, si è aggiunto l'ultimo relativo alla Caterpillar di Jesi (Ancona), dopo che la multinazionale statunitense ha annunciato la chiusura del sito mettendo a rischio licenziamento 270 operai.

Finisce oggi, invece, la cassa integrazione per i 377 lavoratori ancora in forza alla ex Embraco di Riva di Chieri (Torino). Lunedì sono previsti due incontri in Regione, uno per sancire il mancato accordo sindacale sui licenziamenti e l'altro per avviare le politiche attive e quindi la formazione e il reinserimento dei lavoratori.

A Firenze, invece, gli operai ex Gkn hanno approvato a larghissima maggioranza l'ipotesi di accordo quadro stilata al tavolo del Mise lo scorso 19 gennaio. A rilevare lo stabilimento con i suoi 370 addetti l'imprenditore Francesco Borgomeo. Occhi puntati quindi sulla riconversione industriale, che rilanci il sito produttivo e garantisca la continuità occupazionale per tutti, anche per i lavoratori degli appalti, come rimarcano i sindacati. Nel periodo di transizione dovrebbero essere attivati gli ammortizzatori sociali e percorsi di formazione e riqualificazione professionale.

Sul fronte delle vertenze arriva inoltre la proroga, fino a fine febbraio, della cassa integrazione per i 194 dipendenti della Saga Coffee di Gaggio Montano (Bologna). L'intesa è stata raggiunta al tavolo tra la proprietà Evoca e i rappresentanti dei lavoratori. 

(Unioneonline/F)

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