Pochi giorni ancora per capire se Air Italy avrà una prospettiva o se invece ci si dovrà rassegnare alla fine della storia del vettore.

Intanto la Regione Sardegna incalza, chiedendo tempi rapidi per la proroga della cassa integrazione per i dipendenti della compagnia aerea.

Dopo le interlocuzioni del presidente Christian Solinas con i liquidatori e con il Mise, l'assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, ha chiesto la convocazione di un incontro urgente con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dello Sviluppo Economico, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, per poter dare concretezza alle possibili azioni finalizzate al rinnovo degli ammortizzatori sociali.
"Il 30 giugno scadrà la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori Air Italy. Pertanto - scrive Zedda in una lettera agli esponenti dell'esecutivo guidato da Mario Draghi  - non è più possibile procrastinare il dialogo con il governo e con i liquidatori: è fondamentale procedere all'immediato rinnovo degli ammortizzatori sociali, come confermato dal Governo nell'ultimo decreto sostegni bis, all'articolo 45".

"La proroga degli ammortizzatori - conclude - consentirebbe infatti di garantire un opportuno sostegno al reddito ai lavoratori e di poter disporre del tempo necessario per affrontare e individuare eventuali possibili opzioni funzionali alla definizione della vertenza e al contestuale ricollocamento del personale interessato. Tutti i lavoratori risultano essere professionalmente idonei, secondo lo specifico piano delle politiche attive del lavoro posto in essere dalla nostra Amministrazione regionale, avendo ottenuto il rinnovo delle relative licenze specialistiche".

SLITTA LA PROTESTA A OLBIA – Intanto è saltato il presidio dei lavoratori programmato per domani all'aeroporto di Olbia.

I dipendenti dell'ex Meridiana hanno deciso all'ultimo momento di rinviare la protesta che sarebbe dovuta scattare a partire dalle 6 del mattino in contemporanea con i primi voli in partenza dallo scalo Costa Smeralda.

I lavoratori erano pronti a una nuova mobilitazione senza alcuna bandiera dei sindacati, sia confederali sia autonomi, che avrebbero comunque preso parte al presidio. Un segnale per ribadire che questa "è una battaglia unitaria - spiegano - un fronte compatto per chiedere di salvare il posto di lavoro di quasi 1.400 dipendenti tra Sardegna e Lombardia e dare un futuro alla compagnia aerea".

MURA: “INTERVENGA IL MISE” – Della vertenza ha parlato anche la presidente della commissione Lavoro alla Camera, Romina Mura (Partito democratico), che ha invitato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti a fare un passo con i vertici aziendali per capire se e come intendano procedere.

Infatti, ha segnalato l'esponente dem, "in mancanza di una soluzione i lavoratori si ritroveranno immediatamente disoccupati", e questo avrà anche "conseguenze sulla continuità territoriale da assicurare alla Sardegna".

Da qui la richiesta di un "celere e risolutivo intervento".

Per la deputata sarda, inoltre, "affinché le prospettive siano più forti e pari le garanzie per i lavoratori, anche di ricollocazione, la crisi di tutto il settore aereo dovrebbe essere portata su un unico tavolo".

(Unioneonline/F)

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