Air Italy, sindacati in pressing per la proroga della cassa integrazione: “La proprietà dica sì”
I lavoratori hanno chiesto anche al governo di intervenire in extremis
Continua il pressing dei sindacati su Air Italy.
A meno di 48 ore dalla scadenza dei 75 giorni previsti per la procedura di licenziamento collettivo, che – senza colpi di scena dell’ultima ora – dovrebbe diventare effettivo giovedì, i lavoratori della compagnia aerea hanno lanciato un ultimo disperato appello alla proprietà affinché richieda la cassa integrazione straordinaria, per cui c’è già l’ok del governo.
"Ancora permane l'indisponibilità da parte dei due soci, Aga Khan e Qatar Airways, a presentare l'istanza di Cigs per i 1.322 lavoratori di Air Italy - ha dichiarato Marco Baldini, segretario dell'Anpav Sardegna -. Non è accettabile che i due soci titolari di fondi tra i più ricchi del mondo, il cui management ha la responsabilità del disastro industriale e sociale alla base dell'attuale più grande vertenza di lavoro italiana, neghino l'atto formale necessario al salvataggio di tante famiglie".
"Incredibile credere che un fondo sovrano che spende per le infrastrutture necessarie per i mondiali di calcio del Qatar mezzo miliardo di dollari alla settimana, non risarcisca i lavoratori con i pochi soldi necessari a sostenere le spese di competenza aziendale per la Cigs, oggi peraltro molto ridotte", ha continuato.
Per questo hanno lanciato un appello al governo perché intervenga nella vertenza: "Il ministero degli Esteri e il ministero dello Sviluppo economico facciano tutto quanto in loro potere per indurre i proprietari di Air Italy a fare la propria parte per impedire la macelleria sociale dei propri lavoratori".
Giovedì si terrà una manifestazione nazionale a Roma, davanti al ministero dello Sviluppo economico, indetta dai sindacati Ap (Associazione piloti), Cobas e Usb.
(Unioneonline/F)