Air Italy, l’appello dei lavoratori all’Aga Khan per la proroga della cassa integrazione
Consegnata una lettera al principe, azionista al 51% della compagnia aerea
Continuano le proteste dei 1320 lavoratori Air Italy, che rischiano il licenziamento collettivo, qualora la loro cassa integrazione - in scadenza il prossimo 31 dicembre - non venisse prorogata dall’azienda. La compagnia aerea al momento non sembra intenzionata a farlo.
Oggi un comitato spontaneo dei lavoratori si è recato a Gouvieux, in Francia, dove vive il principe Karim Aga Khan - fondatore dell'ex compagnia Alisarda e azionista al 51% di Air Italy - e dove ha sede l’headquarter delle sue società.
I dipendenti hanno consegnato una lettera al capo della sicurezza, indirizzata al principe. Nella missiva hanno chiesto di dare mandato ai liquidatori di presentare l'istanza di proroga della cassa integrazione.
"Sarebbe veramente inaccettabile che, delineandosi una volontà politica diretta alla concessione di un anno di Cigs che consentirebbe la conservazione delle licenze del personale e il riassorbimento dello stesso nelle aziende del settore, mancasse solo l'istanza formale da parte dei soci che hanno provocato il disastro industriale di Air Italy e l'espulsione dal lavoro di 1.322 lavoratori", hanno spiegato.
Per domani è stata convocata dalle sigle sindacali Ap, Cobas e Usb un'assemblea a Olbia, con un collegamento streaming per i colleghi di Malpensa, in vista della manifestazione a Roma in programma per giovedì 9 dicembre, il giorno successivo alla scadenza dei 75 giorni dall'avvio della procedura di licenziamento collettivo. Per quella stessa data è previsto un nuovo incontro al tavolo sulla vertenza al ministero del Lavoro, con la presenza di rappresentanti delle Regioni Sardegna e Lombardia.
(Unioneonline/F)