Tutto nuovamente in discussione nell'eterna vertenza Aias. Sarà un tavolo tecnico (al quale parteciperà anche l'Anci Sardegna) della durata di un mese (da attivare il 16 aprile) a decidere del destino di Aias dopo aver verificato scrupolosamente la legittimità dei crediti vantati dall'azienda nei confronti del sistema sanitario regionale e le situazioni di pendenza creditizia lamentate da ciascun dipendente Aias.

Su richiesta del Prefetto e del neo assessore alla Sanità Mario Nieddu l'azienda si impegna a mostrare per la prima volta i propri bilanci e riceverà dall'Ats pagamenti a distanza di 30 giorni (e non di 60) per le fatture emesse nel 2019 che dovrà utilizzare obbligatoriamente per pagare i tanti stipendi arretrati dei dipendenti.

È questo, in sintesi, ciò che si è deciso nella riunione fiume (dalle 16 alle 21.15) di ieri convocata dal Prefetto Romilda Tafuri. Il verbale d'accordo redatto a fine incontro non è stato firmato da Cgil, Cisl, Uil Fp e Usb che questa mattina non hanno rinunciato al sit in di protesta davanti alla Prefettura dal quale è stato deciso per il 26 aprile uno sciopero dei dipendenti Aias di tutte le strutture del cagliaritano e del Sulcis.

"Eravamo in una sessantina, Aias ha fatto ostruzionismo non concedendo i permessi a tanti richiedenti", fa sapere Roberto Fallo, Cisl Fp Sulcis. La riunione di ieri è valutata positivamente da Giacomo Meloni, segretario della Confederazione Sindacale Sarda che ha firmato l'accordo insieme a Isa, Ugl, Fials e Confintesa.

Dalle sigle firmatarie è arrivata anche la richiesta di una nuova convenzione da siglare tra Aias e Ats ma la proposta non è stata accolta. "Un documento che fa comunque chiarezza nell'interesse dei lavoratori, l'azienda deve poter andar avanti, ci sono 1300 buste paga da salvare", commenta il segretario della Css.

Di tutt'altro avviso Fulvia Murru, segretario regionale della Uil Fpl: "È l'ennesimo tavolo che non porterà a nulla, non sono state date garanzie sul pagamento degli stipendi arretrati ed inoltre non c'è stata alcuna notizia riguardo al progetto Sas Domos che era quello che più c'interessava. Concediamo fiducia al nuovo assessore alla Sanità anche se gli esordi non sembrano promettere nulla di buono".
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