Attendono una somma di arretrati che ha superato le 12 mensilità e non vedono un centesimo dal 26 agosto. Ormai è persino ridondante evidenziare che i lavoratori Aias siano stremati.

Una ventina di loro prosegue lo sciopero della fame, arrivato ormai al 12° giorno consecutivo come ben evidenziato nel presidio organizzato davanti all'assessorato regionale alla sanità.

Per cercare di lenire una situazione da tempo drammatica ieri, in Prefettura, si è tenuto l'incontro tra Cgil, Cisl, Uil Funzione Pubblica e l'assessore alla sanità Mario Nieddu.

Si è concordato di verificare, in brevissimo tempo (una settimana al massimo) se l’Ats, a livello legale, possa sostituirsi al datore di lavoro inadempiente (e se la procedura sia ammissibile stante il concordato preventivo concesso all’Aias) ed erogare una somma (da quantificare con il giudice attingendo alle fatture correnti Aias) che funga da ristoro per i dipendenti Aias.

Un incontro definito "positivo" dai sindacati seppure l’assessore Nieddu non ha svelato le sue intenzioni per superare lo status quo. Molto apprezzato il ruolo svolto dal Prefetto Bruno Corda che si è impegnato ad inviare all’assessorato alla sanità una comunicazione con la quale si evidenziano i rischi sotto il profilo sociale e dell’ordine pubblico e che la Regione potrà far valere per formulare altre istanze al giudice fallimentare.

"Attendiamo la verifica auspicando che i lavoratori possano ricevere questa boccata d’ossigeno fermo restando che continueremo a chiedere la revoca della convenzione Regione - Aias", dice il segretario regionale della Uil Fpl Fulvia Murru.

Sul fronte opposto i sindacati firmatari del contratto Aias (Css, Ugl, Isa, Fials, Confintesa) hanno inviato all’assessore Nieddu una lunghissima lettera con la quale parlano di "ribaltamento degli accordi precedenti" e chiedono "lo sblocco dei 4,5 milioni che l’Ats trattiene al fine di erogare alcune mensilità correnti e l’avvio di un piano di rientro per gli arretrati". Css, Ugl, Isa, Fials, Confintesa e il Comitato spontaneo dipendenti Aias hanno anche stigmatizzato la loro assenza ai tavoli di concertazione attaccando i sindacati della Funzione Pubblica che sarebbero minoritari a livello di tesserati.
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