Un'alleanza per rilanciare l'agnello sardo Igp sia sul mercato italiano sia per una ripresa dell'export internazionale.

L'intesa è stata firmata a Sassari dal presidente e dal direttore del Consorzio dell'agnello di Sardegna Igp (Contas), Battista Cualbu e Alessandro Mazzette, dai rappresentanti del Dipartimento di Agraria dell'ateneo cittadino, Giuseppe Pulina e Anna Nudda, e dal presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca.

L'iniziativa, che ha visto alcuni dei principali attori dell'economia locale uniti nel fare sistema, prevede un primo progetto nel quale si implementerà la sperimentazione di nuovi tagli e innovative tecniche di conservazione dell'agnello sardo, grazie alle quali sarà possibile proporre il prodotto fuori dall'Italia per tutto l'anno.

I nuovi tagli - che consentiranno di utilizzare tutte le parti dell'animale - verranno testati da Contas e dagli studiosi di Agraria su 300mila capi.

Negli ultimi anni le vendite delle carni hanno subito un periodo di stagnazione, che colpisce soprattutto i mesi di gennaio e febbraio.

Il Consorzio ha stimato che in questo periodo gli allevatori dell'Isola perdono circa 4 milioni di euro di mancati ricavi.

Per questo motivo verranno messe a punto due tecniche di congelamento e confezionamento del prodotto, che potrà subito essere lanciato sul mercato.

Una di queste prevede il congelamento delle carni crude, l'altra del prodotto precotto arrosto.

Il secondo progetto riguarda invece una collaborazione fra Contas e gli albergatori e intende promuovere l'offerta nei ristoranti degli hotel sardi dell'agnello.

(Unioneonline/F)
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