Dopo la pandemia ora, a minacciare la stagione turistica, sono le tariffe dei biglietti aerei, ormai fuori controllo. Dal ponte di Pasqua alle vacanze d'agosto, i prezzi dedicati ai passeggeri non residenti nell'Isola raggiungono picchi mai visti prima.

Oltre 600 euro per un viaggio sulle rotte della continuità territoriale – cioè i collegamenti tra gli scali sardi e quelli di Fiumicino e Linate – nel weekend lungo che inizia oggi. E quasi 500 euro nel cuore dell'estate.

Da qualche settimana le compagnie hanno cambiato strategia per aumentare i profitti, dopo interminabili mesi di aerei semi-vuoti a causa del Covid-19.

Volotea, che fino al 14 maggio avrà l'esclusiva sui collegamenti tra l'Isola e gli scali di Roma e Milano (in attesa dell'arrivo di Ita), ha rivisto i listini per i turisti e tutti i passeggeri non residenti: nei giorni più richiesti devono pagare la tariffa massima. Cioè fino a 338 euro a tratta. I rincari travolgono i pendolari, gli emigrati, chi è costretto a spostarsi per motivi di lavoro. E scoraggiano i turisti. 

LE FESTE – Tra prezzi proibitivi e biglietti introvabili, sono tanti i sardi emigrati che non trascorreranno la Pasqua e i ponti del 25 aprile e del primo maggio in Sardegna. “È la prima volta che non torno al mio paese, Esterzili”, racconta Lucia Moi, insegnante sarda che vive a Roma, “ho 60 anni e, fatta eccezione per il periodo del lockdown, in occasione delle feste sono sempre rientrata nell'Isola. Quest'anno per diversi motivi abbiamo deciso all'ultimo momento di partire, domenica scorsa mi sono messa alla ricerca dei voli: in aereo è un salasso, cifre smisurate, mentre per la nave ora non si trovano biglietti”.

Arrivare in Sardegna è sempre più difficile, soprattutto se in prossimità delle festività si fa affidamento alle decisioni last minute. Per i non residenti le tariffe proposte dalle compagnie aeree spesso diventano proibitive: una famiglia di quattro persone spende più di duemila euro.

"Alla fine abbiamo rinunciato al viaggio. Raggiungere l'Isola è un problema da tanto tempo, ma ora sta diventando sempre più arduo – spiega Lucia Moi – i costi sono sempre stati alti rispetto ad altre mete: una volta ricordo di aver speso in due oltre mille euro per l'aereo, ora siamo su quelle cifre, certo che, se si trovassero biglietti, una buona alternativa sarebbe la nave”.

(Unioneonline)

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