Un investimento da 4 milioni di euro per una nuova sezione con vasche di trattamento, filtri e disidratatori per i fanghi.

È il restyling appena concluso da Abbanoa sul potabilizzatore dell'Agnata, che serve Olbia e tutta la Gallura costiera, da Budoni a La Maddalena. L'ampliamento dell'impianto consente di portare la capacità di produzione di acqua potabile da 1.100 a 1.600 litri al secondo, diventando il secondo potabilizzatore della Sardegna dopo quello di Simbirizzi, che serve il Cagliaritano.

Le nuove sezioni sono state studiate in funzione della scadente qualità dell'acqua grezza prelevata dall'invaso del Liscia, tra eccesso di fango e alti valori di manganese, problemi ancor più rilevante in estate, quando la stagione secca porta i livelli del lago ai minimi e bisogna pescare acqua dal fondo. Ora è possibile filtrare l'acqua e garantire risorse idriche di qualità a Olbia, Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Budoni, Golfo Aranci, Telti, Monti, Padru, Arzachena, Palau, La Maddalena, Sant'Antonio di Gallura, Luogosanto e Aglientu.

Il cantiere è partito l'anno scorso, si è fermato durante il lockdown ed è ripartito in maggio. Ora è in corso la fase di collaudo, nei prossimi mesi l'ingresso a regime. L'intervento segue altri investimenti fatti negli ultimi anni per triplicare la produzione del potabilizzatore dell'Agnata, un impianto sempre più all'avanguardia e capace di garantire qualità a un territorio strategico e a forte valenza turistica.

(Unioneonline/F)
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