Villacidro, incontro con Pietro Grasso: una lezione di legalità, memoria e speranza
Il simbolo della lotta alla mafia protagonista nell'aula magna del Liceo Classico e Linguistico "E. Piga"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si è svolto ieri, nell’aula magna del Liceo Classico e Linguistico "E. Piga" di Villacidro, un incontro di straordinaria rilevanza nell'ambito delle anteprime del Festival Dicembre Letterario del Club di Jane Austen Sardegna e del Viviverde del Comune di Villacidro. Protagonista dell’evento è stato Pietro Grasso, già magistrato, ex Presidente del Senato e simbolo della lotta alla mafia. Un appuntamento che ha rappresentato un’opportunità preziosa per gli studenti e per l'intera comunità, perché ha ribadito il valore della consapevolezza e della cultura come strumenti fondamentali per contrastare non solo la criminalità organizzata, ma anche l’indifferenza, l’individualismo e la rassegnazione, veri ostacoli alla costruzione di una società giusta e libera.
A dialogare con Pietro Grasso è stata la giornalista Maria Francesca Chiappe, mentre la Consulta Giovanile di Villacidro ha offerto un importante contributo alla discussione, testimoniando il forte coinvolgimento delle nuove generazioni nei temi della legalità e della memoria.
Nel suo intervento, Grasso ha ricordato con emozione le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con i quali ha collaborato a lungo e che hanno segnato profondamente il suo percorso professionale e umano. «Ogni cittadino, ogni giovane deve fare il proprio dovere, costi quel che costi», ha affermato Grasso, sottolineando come questo principio rappresenti il fondamento della dignità umana. L’importanza di aver organizzato l’incontro in una scuola è stata evidente: parlare ai giovani significa seminare il futuro, significa far sì che il racconto e la memoria diventino strumenti di un autentico cambiamento. Perché, come ha ricordato lo stesso Grasso, «la mafia teme più la scuola che la giustizia».
A chiusura dell’evento, l’ex magistrato ha mostrato un oggetto per lui molto significativo: un accendino appartenuto a Giovanni Falcone. Un piccolo oggetto, ma carico di valore simbolico. «Questa fiammella rappresenta la speranza, la libertà, la giustizia», ha detto Grasso, spiegando che oggi, dopo l’impegno in magistratura e in politica, ha intrapreso la sua "terza vita", portando avanti la missione della sua fondazione "Scintille di Futuro". Un incontro che ha lasciato un segno profondo nei presenti, testimoniando come la cultura, la memoria e la responsabilità civile siano le vere armi per costruire una società migliore.
(Unioneonline)