Al posto delle assi in legno che da anni sbarrano l'accesso a chi vorrebbe visitare Villa Stefani, nel villaggio minerario di Normann sono comparsi tre specchi acrilici incastonati in cornici in legno, rimovibili senza nessuna opera muraria. Un intervento artistico-ambientale che è stato presentato oggi a Normann.

Lo hanno eseguito gli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, che risiede nella frazione gonnesina, con la collaborazione dell'associazione Villaggio Normann e del Comune di Gonnesa.

"Noi lo abbiamo progettato - dice Pino Giampà, del collettivo - ma tutta la comunità ha partecipato, supportando il progetto o mettendoci le mani, come ad esempio il falegname del villaggio che ha lavorato per un mese".

Un intervento comunitario per riflettere sugli specchi il paesaggio unico di Normann e, soprattutto, per far riflettere sullo stato di un immobile minerario dalle potenzialità enormi.

"Villa Stefani mantiene intatto il suo fascino nonostante lo stato di abbandono in cui si trova - dice Pierluigi Carta, dell'associazione Villaggio Normann - l'obiettivo di questo intervento è non solo cercare una rivalutazione estetica, ma soprattutto stimolare una riflessione storica e sociale".

All'intervento di questa mattina, oltre ad una rappresentanza di residenti a Normann, erano presenti il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu e l'assessore al Turismo Simone Franceschi.

È intervenuto anche il presidente del Parco Geominerario Tarcisio Agus: "È un'occasione per riflettere su questi immobili minerari che hanno grandi potenzialità - ha detto Agus - metteremo a disposizione dei fondi per mettere in sicurezza Villa Stefani e gli altri edifici di Normann".

Ipotesi che ha già trovato d'accordo il sindaco di Gonnesa: "Non possiamo permettere che questi edifici crollino definitivamente", ha detto Cabiddu.
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