Al corso di formazione per insegnanti di sostegno dell'Università di Sassari rischiavano di non poter frequentare tre studentesse particolari: tre mamme, che allattano i figli di pochi mesi. Ma con la collaborazione dei vertici del dipartimento di Storia, Scienze dell'uomo e della formazione, è stato risolto il problema: un'aula spaziosa per le tre corsiste, dove un altoparlante consente di ascoltare la lezione e spaziosi banchi che permettono non solo alle studentesse di prendere appunti, ma anche di tenere i bebè come fosse un ampio fasciatoio.

Il direttore del corso, professor Filippo Dettori, spiega: "Le mamme possono ascoltare, consultare materiali, prendere appunti mentre sentono la lezione e quando è necessario possono dedicarsi alla cura dei figli".

Partito l'1 luglio con ben 150 iscritti, il corso per insegnanti di sostegno attivato dall'Ateneo di Sassari nasce per dare risposta a un'esigenza pressante del territorio. Un percorso estremamente intensivo, che va avanti dalle 8.30 alle 19 con una breve pausa pranzo. Non solo: la frequenza è obbligatoria, e molte persone raggiungono appositamente ogni giorno l'edificio di via Zanfarino da numerosi centri della Sardegna anche molto distanti da Sassari (Nuoro, Ozieri, Olbia, Macomer). Tutte condizioni che ostacolerebbero non poco l'impresa da parte delle neo mamme, che ora hanno però trovato un'adeguata struttura pronta ad accoglierle.
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