Una mostra fotografica per raccontare l'esperienza del terremoto e le conseguenze sulle comunità
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La Fondazione Fotografia di Modena ospiterà dal prossimo 21 ottobre la mostra fotografica "Sequenza Sismica", per raccontare in immagini il fenomeno dei terremoti e le ripercussioni sulle comunità dei luoghi colpiti, con gli scatti di sette fotografi internazionali realizzati nei territori dell'Emilia, del Centro Italia e in Giappone.
Al di là delle personali prospettive degli autori, c'è la dimensione corale dell'evento sismico che oltre a trasfigurare il paesaggio naturale e umano, ne segna irrimediabilmente gli abitanti.
Nell'esposizione ci saranno le immagini in bianco e nero di Olivier Richon, i paesaggi silenziosi di Hallgerður Hallgrímsdóttir e Naoki Ishikawa, i collage di Tomoko Kikuchi, e ancora gli scatti di Eleonora Quadri, Valentina Sommariva e Alicja Dobrucka: più di 70 fotografie che riflettono la precarietà e fragilità dei luoghi in cui viviamo.
A completare il progetto anche un video documentario prodotto da Fondazione Fotografia Modena, ideato e realizzato da Daniele Ferrero e Roberto Rabitti negli stessi luoghi visitati dai fotografi, con il contributo di professori dell'Università di Pisa che descrivono gli effetti psichici di un evento sismico.
Infine, a corredo dei reportage attuali, una serie di fotografie storiche dei primi terremoti fotografati in Italia: quello del 16 dicembre 1857 in Val d’Agri negli scatti di Alphonse Bernoud (territorio oggi compreso tra le provincie di Potenza e Salerno), quello di Norcia del 22 agosto 1859 ritratto da Robert MacPherso, l'evento di Casamicciola del 28 luglio 1883 e il terremoto di Messina del 1908 fotografato da Luca Comerio.
(Redazione Online/b.m.)