Vive in una "Bicocca", mangia verdure e cereali biologici, crea carta da parati e osserva i pianeti, li interroga, ascolta i loro consigli. Antonella Guidi è un'artista che si muove in un universo di infinite possibilità, chiuso in uno studio di 20 metri quadrati dove tutto ha un ordine perfetto. Pennelli, colori, carta. Scatole, plichi, pacchi e pacchetti. È la sua vita. Imballata, scomposta, arrotolata e accatastata con garbo, a strati, su scaffali ordinati, tutti attorno al suo tavolo da lavoro: secondo piano, tanta luce, poco spazio.

Lavora per un'azienda d'eccellenza, la "Wall&Decò", che ha la casa madre in Svezia e la sede a Cervia. Ogni stagione produce eleganti cartelle piene di idee da somministrare ai guru delle carte da parati e molte delle sue proposte sono al top di gradimento del catalogo più "in" d'Europa. Ama il suo lavoro, e lo prende molto seriamente. È una professionista di grande talento e rigore, che attinge stimoli da tutto: strane letture, mondi energetici complessi, fiabe, amori travagliati e madre natura. Alberi, semi, terra e acqua. A volte anche un po' di fuoco, quando lavora il rame e l'argilla. "La natura crea campi vibrazionali che rigenerano corpo e anima - dice - questi campi sono canali attraverso i quali arrivano all'artista ispirazione e spiritualità".

Un amore tanto profondo che l'ha spinta a comprarsi un piccolo bosco in uno dei posti più belli della Marmilla: Mitza Margiani a Villaverde, sul Monte Arci. Cosa ci fa? Per ora nulla, ma è il suo terreno, lo protegge e lo difende, e questo la fa sentire bene. Pianta alberi, li annaffia, sparge sementi a vanvera "…perché tanto la natura farà il suo corso", va in giro a rilevare acque profonde con le bacchette di rame e sogna un piccolo laboratorio di lentisco sulla collina. Perché il lentisco è un'altra delle sue grandi passioni. Da quelle bacche secche e proprio poco generose, produce litri di olio giallo e benefico. Si spacca le mani, ma quello che ne viene fuori è un prodotto eccellente, una specie di panacea per tutti i mali.

"La Guidi" è una "ragazzina" di 61 anni, una romagnola verace di Milano Marittima, che ha scelto di "emigrare" in uno dei paesi più graziosi "…e noiosi" della Marmilla: Collinas. "Ero venuta in Sardegna per una mostra e mi sono innamorata, del silenzio, della natura. Un colpo di fulmine". Ha trovato una casetta malandata l'ha chiamata "Bicocca" e l'ha trasformata in una cuccia spettacolare, rifacendo di sana pianta esterno e interno. La "Bicocca" è diventata in pochi mesi una grande expo. Due piani di casa-studio-esposizione, saturi di opere grafiche, pittura, ceramica. Segnali sparsi ovunque della produzione di una vita. Il grosso del lavoro è ben imballato e custodito, ma sempre pronto a esplodere fuori da quelle scatole impilate, in occasione di mostre installazioni, eventi.

Antonella Guidi ama tanto imballare quanto liberare nuovamente le sue opere rimettendo in gioco gli infiniti puzzle della sua esistenza. Come quando ha ri-montato la grande vela di ceramica al T-Hotel di Cagliari: 366 pezzi di argilla refrattaria sospesi, con fili trasparenti, al centro della sale espositiva dell'albergo cagliaritano, una delle più interessanti espressioni della personalità di un'artista così frammentata e complessa La sua storia è fatta di frammenti, soprattutto quando la sua vita va a pezzi: qualche anno fa, per raccontare un amore frantumato, ha creato un'opera con 1200 elementi in ceramica. Il suo modo di elaborare il lutto.

"I frammenti sono un modulo che ripeto all'infinito - spiega -un'esigenza ossessiva, non so cosa voglio dire, lo faccio e basta". I mosaici tornano sempre nelle sue opere: collage, composizioni in carta riciclata. Ma ci sono anche momenti in cui la sua arte si ricompone e si fluidifica attraverso esperimenti di pittura sull'acqua, accompagnati da vibrazioni musicali. Talvolta invece schematizza e razionalizza il suo segno con meticolosi reticoli grafici, senza lasciare vie d'uscita.

In Sardegna Antonella Guidi ha esposto soprattutto tra la Marmilla e il Cagliaritano: a Sa Corona Arrubia, nello spazio M.casa di Oristano, al T hotel e in diverse gallerie private di Cagliari "La Guidi" è una donna complicata: intelligente ma intollerante, ironica ma irascibile. Pochi amici. "Buen ritiro". Lo scorso anno ha fatto il Cammino di Santiago, 350 chilometri tra preghiere e maledizioni. È arrivata alla fine coi piedi cotti, ma totalmente rigenerata e nuova di zecca.

Progetti futuri? "L'importante non è la meta ma il cammino. Il mio progetto? Avere un progetto".
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