Sardegna set di serie tv film meravigliosi, ma anche fucina di nuovi addetti ai lavori che sognano un futuro nel mondo della settima arte. Sognano, è vero, ma sono anche consapevoli del fatto che per provarci davvero nulla può essere lasciato al caso: occorrono competenza e professionalità che possono essere ottenute con studio, sacrificio e tanto lavoro sul campo. Anche per questo tanti giovani hanno deciso di prendere parte alla selezione per un corso di altissimo livello che sta per avere inizio: accompagnerà gli allievi nello sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle sue ambientazioni.

SUL SET DEL SULCIS - Vivere in un' isola non sarà un handicap perché per iniziare questo percorso di studio non servirà prendere un aereo. Si tratta, infatti, di una iniziativa di alta formazione, aperta solo ai residenti in Sardegna, che troverà casa a Carbonia, negli spazi de La Fabbrica del Cinema che si trovano nei locali dell'ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu: il 31 ottobre, era il termine ultimo per la presentazione delle domande che ora saranno passate al vaglio per formare la classe. Per essere selezionati occorreva aver maturato comprovate competenze di scrittura, anche in contesti diversi dall'audiovisivo (dalla narrativa, alla saggistica, al teatro, alla musica al fumetto) e di essere interessati ad avvicinarsi alle tecniche della sceneggiatura. Il corso è stato ideato dalla società Clapbox con la Fondazione Sardegna Film Commission e sarà sostenuto con fondi strutturali europei dedicati alla Strategia di sviluppo intelligente della Regione Sardegna attraverso la Film Commission e supportato dal Comune di Carbonia insieme alla Fondazione di Sardegna e dal Centro Servizi Culturali.

LUOGHI E SCRITTURA - Il successo di tante serie televisive, ma anche del grande schermo, è stato decretato proprio dalla scelta di legare la scrittura delle sceneggiature all'ambiente e alle comunità in cui la storia si svolgono. Basti pensare al successo delle storie del commissario Montalbano, ispirate ai testi di Andrea Camilleri, profondamente intrise della tradizione e dei luoghi della Sicilia più autentica. O, senza andare tanto lontano, si può pensare alla fiction "L'Isola di Pietro", in onda in queste settimane, ambientata a Carloforte, nell'isola di San Pietro, ma anche in altre centri del Sulcis. Luoghi e immagini entrati nell'immaginario del pubblico: «La nostra idea è che un territorio come quello scelto per la realizzazione del corso sia un giacimento di storie e di competenze di scrittura - ha spiegato Michele Casula, partner della società Clapbox - Una buona materia prima da estrarre, lavorare e trasformare, ispirati anche dal luogo che ospiterà il corso nella Grande miniera».

UN PERCORSO IMPEGNATIVO - Tante le aspettative per chi ora non vede l'ora di entrare in aula. I docenti principali saranno il regista e sceneggiatore Andrea Magnani e Daniela Masciale, esperta in sviluppo e produzione creativa. «Lo sviluppo di un progetto è un percorso lungo e impegnativo dove talento e caparbietà camminano uno al fianco dell'altra - ha spiegato Daniela Masciale - La scrittura, la ricerca di fondi, passano tutti per quella fase fondamentale della produzione cinematografica che è lo sviluppo. Durante i tre mesi del corso accompagnerò le idee dei partecipanti nei primi passi di questo delicato percorso, mettendo a disposizione la mia esperienza nel settore». Fondamentale sarà valorizzare il legame emotivo tra luoghi e personaggi della storia: «Un racconto per immagini nasce sempre da una pagina bianca ha detto Andrea Magnani - Un po' come una tela, va riempita di colori, prospettiva, personaggi e paesaggi. Le location non sono sempre scelte su queste basi. E invece è vitale, ad esempio, collegare una pianura o un edificio abbandonato allo stato emotivo del nostro protagonista. Perché quell'immagine unisce il personaggio con il paesaggio e questo genera emozioni. Che raccontano molto di più di tante parole».

UN'ISOLA DA NARRARE - Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Commission, partner di progetto, ha evidenziato che: «La Fondazione Sardegna Film Commission estende le sue proposte formative potenziando le competenze diffuse delle nostre comunità e la straordinaria capacità narrativa della nostra isola - ha spiegato - il lavoro che svolgiamo quotidianamente di attrazione di progetti ed investimenti finalmente potrà essere sostenuto da una formazione mirata alla scrittura tecnica per il cinema e la Televisione, nonché allo sviluppo dei progetti più originali. Grazie al coinvolgimento delle più interessanti figure professionali protagoniste dell'audiovisivo italiano contemporaneo e alla nostra partnership con il premio Solinas siamo certi che questa sia la strada vincente per costruire storie della nostra isola sempre più appetibili per il mercato internazionale». E Michele Casula ha aggiunto: «Durante questo percorso noi faremo una sorta di diagnosi, rilevando l'interesse potenziale da parte degli spettatori, se mai si trovassero ad una storia di questo tipo come trama di un film o di una serie TV. Questo avrà una valenza principalmente didattica, ma ci piace pensare che per i migliori progetti che scaturiranno dal corso, questo possa essere una sorta di dote da portare al tavolo di produttori nazionali o internazionali, o di broadcaster come la Rai o di piattaforme come Netflix».

UN PATRIMONIO SULLO SCHERMO - Plaude al progetto il sindaco di Carbonia Paola Massidda: È un progetto che si inserisce nell'ambito di una serie di azioni che l'amministrazione comunale sta portando avanti per valorizzare in modo compiuto il patrimonio del paesaggio inteso come sistema globale e complesso. Il corso su Sceneggiatura e Paesaggio, unitamente al Master di Architettura del Paesaggio disegnano una nuova prospettiva nella direzione della cultura e di nuove professionalità che troveranno nel Parco della Grande Miniera di Serbariu la sede naturale: la Fabbrica del Cinema e le strutture dell'ex Miniera saranno quindi lo scenario che fungerà da volano di questa nuova forma di sviluppo culturale". Una prospettiva sistemica condivisa da Paolo Serra, direttore del Csc Carbonia-Iglesias Società Umanitaria: «Il nostro è un territorio ricco di paesaggi, di Storia e di storie, suggestioni, possibilità e connessioni. E da questo punto di vista il cinema è uno strumento privilegiato per osservare il reale, per esplorare punti di vista differenti, per trattare argomenti delicati o scomodi, sondare la temperatura sociale di un dato paese o di un particolare momento storico». Il percorso formativo si articolerà in 12 moduli da 6 ore ciascuno (con frequenza obbligatoria) per un totale di 72 ore, collocati nel fine settimana.
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