I murales sardi raccontano tanto della vita isolana. Talvolta propongono immagini di grandi figure per la storia dell’umanità. Raramente, invece, affrontano il tema sportivo. Il viaggio odierno fa eccezione con l’uomo di sport più amato in Sardegna e che rappresenta valori che travalicano le gesta sportive: Gigi Riva. È proprio il curatore della collana, Gianni Sirigu, a evidenziare la carenza di soggetti sportivi. I murales in questione si trovano a San Gavino centro riconosciuto, anche a livello internazionale, e a Quartucciu. Ma come sempre in questo settimo volume c’è tanto altro. Un’opera tutta da collezionare “Murales di Sardegna”, in edicola domani, e in vendita con L’Unione Sarda al prezzo di 8,50 euro oltre il costo del giornale. Si va alla scoperta di Quartu, Quartucciu, Romana, Sadali, Samatzai, Samugheo, San Gavino Monreale, San Nicolò d’Arcidano, San Nicolò Gerrei, San Sperate, San Vito, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Santa Giusta, Santadi e, per finire, Santu Lussurgiu.

Un murale (L'Unione Sarda)
Un murale (L'Unione Sarda)
Un murale (L'Unione Sarda)

Opere d’arte

«Senza nulla togliere agli altri centri dell’Isola», sottolinea Sirigu, «e ai diversi artisti che hanno operato nei primordi del muralismo, va segnalato che una spinta propulsoria importantissima è stata fornita dal grande Pinuccio Sciola il quale, nel 1968, nella sua San Sperate ha realizzato il primo autentico murale. È stato lui che, agguerrito sostenitore e promotore di questa forma d’arte, si è battuto per dare dignità al muralismo e fare della sua piccola patria una sorta di Paese-Museo».

Un murale (L'Unione Sarda)
Un murale (L'Unione Sarda)
Un murale (L'Unione Sarda)

Le tappe

A Quartu non c’è uno stile preciso ma si registra una visione più metropolitana nelle varie opere d’arte dipinte sui muri. La rovesciata, il volto del mitico Riva e i Quattro Mori stilizzati riempiono il muro che racchiude un campetto di calcio a Quartucciu. Maestria artistica nei lavori di Romana. Mentre a Sadali si ritrovano opere dalla fascinazione contemporanea: tra il figurativo e l’astratto. La devozione religiosa emerge a Samatzai. L’arte della tessitura, i disegni geometrici, conquistano i visitatori di Samugheo. San Gavino, al di là del tributo a Riva, rimane uno dei centri più rappresentativi dell’isola per quantità e qualità dei murales. I soggetti agropastorali adornano i muri dei due San Nicolò, Arcidano e Gerrei. Merita attenzione San Sperate, paese di Pinuccio Sciola e ricchissimo di opere e suggestioni e di stili che abbracciano una buona fetta della storia dell’arte. A San Vito si celebra l’amore per la panificazione e un’autentica venerazione per le proprie tradizioni. Sant’Anna Arresi, uno dei paesi del jazz in Sardegna, offre visioni artistiche che vanno oltre il mare. E le acque salate marine trovano rappresentazione a Sant’Antioco, insieme a scene di vita agreste. Mentre il murale di Santa Giusta fa spiccare il volo ai fenicotteri rosa, le facciate dipinte di Santadi giocano con la tradizione dell’abito tipico. Ultima tappa Santu Lussurgiu, qui animali reali e fantastici abbelliscono persino le fontane.

Un murale (L'Unione Sarda)
Un murale (L'Unione Sarda)
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Giovanni Follesa

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