Niente scavi archeologici a Nora quest'anno: il Covid-19 ferma la campagna condotta ogni anno dalle Università di Padova, Genova Milano e Cagliari ma non le iniziative collaterali organizzate dal Comune.

Per anni è stata l'attrazione principale di fine estate per gli amanti della storia e dell'archeologia, attirando anche i turisti che scelgono di ammirare Pula in bassa stagione, ma le difficoltà causate dal coronavirus hanno convinto gli archeologi a rimandare la campagna di scavo che da decenni si tiene in questo periodo. Non si scaverà a Nora, ma l'assessorato alla Cultura ha voluto comunque organizzare, seppur in tono minore, il consueto cartellone di appuntamenti di PulArchàios: ci saranno due conferenze con gli esperti per raccontare la storia e i segreti di questa città che dopo millenni affascina ancora chi la visita.

"Com'è accaduto a giugno per quella che avrebbe dovuto condurre l'Università di Cagliari, anche la campagna di scavo di settembre non verrà portata avanti - spiega l'assessore Massimiliano Zucca - , grazie anche alla disponibilità degli archeologi dell'Università di Padova e Cagliari abbiamo comunque voluto creare due appuntamenti. Non ci saranno il pranzo romano e le visite guidate ma gli appassionati potranno apprezzare due interessanti incontri: si comincia domani alle 18, a Casa Frau, con la conferenza "I pionieri dell'archeologia a Nora: una storia per immagini di Arturo Zara e Alessandro Mazzariol". Il secondo appuntamento si terrà mercoledì prossimo alle 19, con la presentazione del volume "Nora: le terrecotte votive dell'ex area militare" di Romina Carboni.
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