Centomila euro per mettere in sicurezza il nuraghe di Iloi a Sedilo.

Arriveranno dalla Regione, alla quale il Comune aveva presentato un'apposita richiesta di finanziamento.

In realtà si puntava ad ottenerne il doppio, ma in ogni caso con queste somme sarà possibile avviare un intervento che appare quanto mai urgente.

"Con questo finanziamento siamo in grado di fare i primi interventi di messa in sicurezza ad Iloi. L'area del nuraghe esposta a Sud è a rischio crollo. Intervenire fa in modo che i visitatori non corrano rischi ed inoltre serve a completare almeno in parte la valorizzazione dell'area archeologica", spiega il sindaco Salvatore Pes.

Intanto l'amministrazione comunale pensa già ad una nuova campagna di scavo per il prossimo anno.

Lo conferma il sindaco: "La stiamo programmando, in collaborazione con l'Università. Cercheremo di stanziare delle risorse".

Dopo 15 anni, a settembre, per un mese, sono ripresi gli scavi nel complesso archeologico di Iloi. È stato possibile grazie ad una sinergia di intenti tra Comune, l'università di Sassari e l'associazione archeologica Iloi che ha messo in campo alcuni volontari. Quello di Iloi è un sito unico nel suo genere. Oltre ad avere capanne circolari, il villaggio ai piedi del nuraghe presenta infatti anche capanne rettangolari che sono piuttosto inusuali per l'epoca compresa tra il 1700 ed il 1500 a.C.

In quest'ultima campagna di scavo nella capanna oggetto di studio sono stati trovati alcuni cocci e al centro un focolaio con la presenza di carbone.

Alessia Orbana
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